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L’ispirazione per scrivere è arrivata poco fa, parlando con l’Orso Bruno, i miei e i miei zii.
Si parlava di come i ristoranti e i servizi catering, nel tempo, abbiano “gastrofighetizzato” i nomi dei piatti nei loro menù.

“E quando scrivono ‘crema di mais’!!! Ma dai che è polenta!!!”
“Sì sì: tipo il ‘pesce veloce del mar Baltico su crema di mais’!”
“Che poi è polenta e baccalà!!!”

Risata collettiva.

Come siamo arrivati alla “crema di mais”???
Come ci hanno trascinati a “la tagliatina di manzo su letto di rucola”??

Io personalmente alla vista del “letto di …” ho già l’eritema!!
Per non parlare dell’articolo determinativo davanti al piatto, perché “LA tagliatina”????
E’ scaturita una conversazione di questo tipo anche con un’amica che lavora nel catering e che ce l’aveva con i diminutivi: tortino, sformatino, cremina, mozzarellina…
Non sembra anche a voi che, questo nuovo modo di scrivere i menù, sia una…cazzatina?

Ma veniamo a noi e alla ricetta di oggi.
Vi siete mai chiesti che consistenza hanno le nuvole? Beh, dovreste provare la Pavlova!
Tutti la amano: persino chi odia la meringa, come me.

Cos’è la Pavlova?!?
E’ un dolce di origine di origine neozelandese (anche se la diatriba fra Nuova Zelanda ed Australia per aggiudicarsi la paternità della Pavlova è ancora apertissima) creato negli anni ’20 in onore della ballerina Anna Pavlova famosa per essere leggera ed eterea, proprio come questo dolce.
E’ composta da un guscio di meringa semplice a cui si aggiunge un po’ di maizena e succo di limone (o aceto di vino bianco, dipende dalla ricetta). Una volta cotto, il guscio di meringa viene farcito con panna montata e frutta: voilà!
A tal proposito smontiamo ogni mito riguardo l’esecuzione di questo dessert: è di una facilità mostruosa ma ci vuole un po’ di pazienza.

La meringa della foto è stata servita come dolce dopo la paella di Ferragosto ed è fatta con 14 albumi, l’ho preparata usando la ricetta che trovate qui sotto aumentando le dosi in proporzione.

pavlova

 

Pavlova
Piatto: Everything sweet
Porzioni: 8 porzioni
Autore: La Blonde Femme
Ingredienti
  • 6 albumi
  • 2 cucchiai di succo di limone
  • 270 g di zucchero semolato
  • 2 cucchiai di maizena setacciata
per guarnire
  • 150 ml di panna fresca da montare
  • 1 vasetto di yogurt greco
  • 1 baccello di vaniglia
  • frutta fresca a piacere
Istruzioni
  1. Pre-riscaldate il forno a 180°C.

  2. In una ciotola grande montate a neve gli albumi con il succo di limone. Quando sono ben montati, sempre con le fruste in funzione, cominciate ad aggiungere lo zucchero un cucchiaio alla volta.

  3. Una volta incorporato tutto lo zucchero sbattere per altri 10 minuti, fino a che il composto è meravigliosamente denso e lucido. Se prendete un po' di meringa e la sfregate fra pollice e indice non dovreste più sentire la granulosità dello zucchero, questa cosa è molto importante per la buona riuscita del dolce.

  4. Setacciate sulla meringa i due cucchiai di maizena e incorporatela dando un ultimo colpo di fruste.

  5. Ora arriva la parte creativa! Rivestite di carta forno una teglia da forno e create il guscio della pavlova usando un cucchiaio: fate prima una base circolare di circa 20 cm di diametro e 2 cm di altezza, con la meringa che rimane create i bordi.

  6. Infornate il guscio della pavlova e subito abbassate la temperatura del forno a 120°C. Fate cuocere per 90 minuti.

  7. Passato questo tempo spegnete il forno, lasciate la porta del forno socchiusa e lasciate raffreddare il guscio di meringa lì dentro per un’oretta.

  8. Quando siete pronti a servire montate la panna assieme ai semi della bacca di vaniglia, poi piano piano incorporate lo yogurt greco e, se volete, un cucchiaio raso di zucchero a velo. Mettete la crema così ottenuta nel guscio di meringa e coprite con la frutta che avete scelto.

  9. Servite subito e combattetevi anche l’ultima fetta: è irresistibile!

Note
  • Assemblate la pavlova poco prima di portarla a tavola perché l’umidità del ripieno distrugge la meringa in breve tempo.
  • Vi sconsiglio di fare la pavlova in versione mono-porzione perché questo è un dolce da grande occasione, deve essere fastoso e festoso!
  • Usate la frutta che è di stagione, anche d’inverno può essere deliziosa con degli spicchi d’arancia pelati a vivo e un filo di miele oppure cosparsa di chicchi di melograno.

 

 

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11 Comments

  • flavia galasso
    28 Agosto 2014 at 7:09

    Ohibò ..con kitchen Aid ne faccio di meringhe, ma nella mega Pavlova non mi ci sono mai cimentata….. Stai a vedere che al prossimo carico di albumi provo la tua ricetta! …e ti lascio con l'ultimo menù letto due d
    Sere fa……. Insalata di polipo su letto di emulsione di patate ( purè ?)

    Reply
    • FedeB
      28 Agosto 2014 at 12:33

      Li farei dormire sul letto di emulsione di patata! 😀

      Reply
    • Unknown
      30 Ottobre 2015 at 11:28

      Senza contare che il polipo e' cosa ben diversa dal polpo e ben piu' disgustosa! bruttissima l'ignoranza!
      Grazie della fantastica ricetta per il mio dolce preferito – la provero' sicuramente

      Reply
  • Greta Damancaunbraulio
    28 Agosto 2014 at 9:11

    Guarda è da giorni che medito di fare una Pavlova e questa da Guinness dei Primati mi ha definitivamente conquistato!
    Meravigliosa, mi scoraggi dal farla monoporzione ma sto meditando di metterci del limoncello…me devo ubriacà?

    Reply
    • FedeB
      28 Agosto 2014 at 12:35

      Sì, io la preferisco enorme ma puoi tentare la monoporzione!
      Io sono a favore delle aggiunte alcoliche quindi…avanti tutta!! 😀

      Reply
  • Francesca Frankie
    28 Agosto 2014 at 10:18

    bbbbbonaaaaa!!
    io non l'ho mai fatta, avevo paura!
    ci proverò ma vorrei fare una mini pavlovina alla vaniglia su letto di lamponi… che ne pensi??? 😀
    un abbraccio
    Frankie

    Reply
    • FedeB
      28 Agosto 2014 at 12:35

      Ahahahaha non ci voglio neanche pensare alle pavlovine!! 😀

      Reply
  • Alessandra Gennaro
    29 Agosto 2014 at 8:52

    concordo con l'avversione ai diminutivi. E ci metto pure quella per gli articoli : LA tagliatina di manzo, Lo sformatino di Parmigiano. Quasi che i menu fossero LA bibbia 🙂
    Invece, l'amore per la Pavlova è tutto in accrescitivo. Se poi è una Pavlovona come quella della foto, si trasforma quasi in una domanda di adozione 🙂
    ps le pavlovine le faccio di continuo, ma con consistenze diverse, a seconda di come le devo servire. Al piatto, come da ricetta originale, ossia croccante fuori e chewingummosa dentro. In cene in piedi, le trasformo in cestini di meringa (duri dentro e fuori): quando l'ortodossia è superata dalla pietà (per gi abiti delle mie amiche, le cravatte dei loro mariti e i tappeti del salotto buono 🙂

    Reply
    • FedeB
      29 Agosto 2014 at 14:12

      La pavlovina sono sempre tentata di provarla, giuro…ma la voglia di portare a tavola una pavlova enorme ha sempre la meglio!
      Nessuno mia crede ma io riesco a mangiare la meringa solo in consistenza croccante-chewingum, tutta dura non ce la faccio…mi da il senso del polistirolo!!!! 😛

      Reply
  • Cristiana Beufalamode
    9 Maggio 2015 at 21:56

    oh sto studiando eh…ci metto del tempo, ma prima o poi arrivo

    Reply
  • Ezia e Antonia
    19 Ottobre 2015 at 10:41

    Deliziosa questa Pavlova *-* Bellissime le foto!

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