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Everything Sweet

Crostatine al cioccolato e dulce de leche

Trovate un lavoro che vi piace e vi sembrerà di non lavorare un singolo giorno in tutta la vostra vita.

Ecco dovrebbe essere questo il nostro obbiettivo.
Trovare un lavoro che ci faccia alzare felici il lunedì mattina.
Un lavoro che ci renda felici indipendentemente dallo stipendio.
Però non è facile, accidenti!
Il mio problema principale è legato al sistema scolastico che mi ha fatto decidere l’indirizzo della scuola superiore (e fondamentalmente del mio futuro lavoro) alla fine delle medie, quando avevo 13 anni, una crisi ormonale e una d’identità assolutamente ingestibile: non capivo neanche chi ero, figuriamoci se sapevo cosa volevo essere in futuro!
Infatti scelsi l’istituto tecnico ad indirizzo elettronica e telecomunicazioni con tre motivazioni principali:
– Avrei trovato lavoro senza l’obbligo pressante di fare l’università;
– Sarei stata l’unica ragazza in classe;
– Non c’erano da studiare latino e greco.

In quarta superiore ho realizzato che avrei dovuto fare il liceo artistico.
A 22 anni (quando già lavoravo da due) ho capito che il mio lavoro doveva essere legato in qualche modo all’enogastronomia.

In tanti mi dicono di lanciarmi (dal ponte?) ed assecondare le mie passioni.
Ma nonostante io abbia deciso un settore di lavoro non ho ancora ben chiaro quali dei miei interessi mi possano aiutare a pagare mutuo, bollette e spese varie.
Di sicuro amo tradurre, potrei passare ore a tradurre testi di ogni tipo perché mi piace da impazzire.
Mi piace scrivere e tante persone che leggono questo blog mi fanno continui apprezzamenti riguardo lo stile di scrittura.
Amo il vino e mi piace seguirne il processo produttivo, annusarne gli odori e riconoscere tutti i sapori che sprigiona.
Come immaginerete mi piace moltissimo cucinare ma non so se sono in grado di insegnare agli altri a farlo…

Insomma poche idee e ben confuse!
L’importante è mantenere la mente sempre in movimento, appena mi fermo arriva la noia e quella non fa decisamente per me.

Ho visto queste crostatine su Delicious Magazine Australia qualche mese fa ed è da allora che ci penso praticamente ogni giorno.
La ricetta non la ricordavo, quindi ho fatto un po’ di testa mia: l’importante è che ci siano cioccolato e dulce de leche!
Il dulce de leche è un dolce originario del Cile, diffuso in tutto il Sud America.
Da noi non si trova pronto ma è facilissimo da fare in casa seguendo questo procedimento, è buonissimo, sa di caramella mou: devo dire altro?

Crostatine al cioccolato e dulce de leche
Piatto: Everything sweet
Cucina: di casa
Porzioni: 12 crostatine
Autore: La Blonde Femme
Ingredienti
per la pâte sucrée al cioccolato di Christophe Felder
  • 95 g di zucchero a velo
  • 30 g di farina di mandorle
  • 150 g di burro ammorbidito
  • 1 pizzico di sale fino
  • 1 uovo intero a temperatura ambiente
  • 225 g di farina
  • 15 g di cacao in polvere
per la farcitura
  • 1 vasetto di dulce de leche (probabilmente non verrà usato tutto)
  • 120 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria
Istruzioni
  1. In una ciotola mettete lo zucchero a velo, la farina di mandorle, il burro morbido fatto a pezzetti, il sale e mescolate in modo da ottenere una crema omogenea.
  2. Unite l'uovo e continuate a mescolare per amalgamarlo.
  3. Infine aggiungete la farina e il cacao setacciati e finite di mescolare.
  4. Otterrete un impasto appiccicoso, avvolgetelo nella pellicola (dandogli la forma di un rettangolo di 1cm di spessore) e fatelo rassodare per un'ora in frigo.
  5. Nel frattempo imburrate imburrate 12 stampi da crostatine, oppure fate come ho fatto io e imburrate le 12 cavità dello stampo da muffin.

  6. Pre-riscaldate il forno a 170°C.
  7. Dopo il riposo stendete la pâte sucrée allo spessore di 2mm e ritagliate 12 cerchi di 8 cm circa, rivestite gli stampi da crostatina, bucherellate il fondo e infornate per 20-25 minuti a 170°C.

  8. Una volta cotte, fate raffreddare le crostatine su una gratella.
  9. Infine riempitele con un cucchiaino di dulce de leche e coprite con il cioccolato fondente fuso.
  10. Se vi fa piacere cospargete la superficie con qualche cristallo di sale.

  11. Appena fatte sono di una golosità vergognosa (come vedete in foto) quindi vi conviene mangiarvene subito una! Quelle che rimangono fatele riposare, in modo che il cioccolato in superficie si solidifichi.

  12. Al primo morso sentirete la friabilità della pâte sucrée, il dulce de leche morbido e caramelloso e la sfoglia di cioccolato croccante. Un paradiso per golosi.

Note

- E' importantissimo che il burro sia morbido e l'uovo a temperatura ambiente, quindi tirateli fuori dal frigo mezzora prima di cominciare la ricetta. Se usate l'uovo freddo di frigo questo, al contatto col composto di burro e zucchero, si separa e non si amalgama correttamente.
- Potete preparare l'impasto delle crostatine anche 24-48 ore prima dell'utilizzo.
- Vi avanzeranno sia il dulce de leche che la pâte sucrée, potete fare alcuni biscotti o un'altra tornata di crostatine!


 

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Lover of life, lover of food

5 Comments

  • Giulietta | Alterkitchen
    24 Novembre 2014 at 8:22

    Ma non è un dolce tipico argentino, il dulce de leche?! Oh, io ne sono stata sempre convinta, ma sarei felicissima di sbagliare.. tanto, da qualsiasi luogo provenga, è una delizia comunque 😉 Li hai mai provati li alfajores argentini? Dio, che goduria!!
    Anyway, hai ragionissimo con la frase iniziale, e anche il ragionamento che ne segue.. io all'epoca feci una scelta passe-partout con il classico, perché ero secchiona e ho sempre adorato studiare e leggere e ricercare. La scelta è continuata all'università, sempre materie umanistiche, e mi pento solo di non aver capito prima che la storia, e non quella dell'arte, era la mia strada.. e se ora riuscissi a tornare su quella via, magari studiando la storia dell'alimentazione e della cucina, allora sì che avrei svoltato! Ma ormai mi è chiaro, che la Strada è quella della cucina, poi il resto, concordo, si vedrà. Tanto i tempi son quelli, che dobbiamo fare?!

    Crostatine guduriose.. e iniziamo il lunedì con un'altra marcia!!
    Un bacione!

    Reply
  • SaiPiperina
    24 Novembre 2014 at 17:39

    Bella e Brava Blonde sappi che io ti capisco e come ti capisco, anche io come te mi sono ritrovata a fare un lavoro che mi ha sempre e solo creato dei profondi momenti di totale insoddisfazione che diventavano depressioni, li mollavo per poi ritrovare sempre qualcosa di simile: "contabile" sono andata pure a vivere a Londra per ben 2 volte sempre con la speranza di poter costruire qualcosa di diverso… ma alla fine il tutto mi è servito a capire che c'era qualcosa dentro di me che doveva cambiare o meglio che avrei dovuto riconoscere. Alla fine il segreto è proprio questo, scoprire quello che è già bello "inciso" dentro di noi, invece di volerlo trovare fuori… quando lo scopri e ci credi e quindi credi nelle tue capacità non ti ferma nessuno. La vita è una caccia al tesoro da fare dentro di noi e una volta scoperto il nostro vero talento poi tutto si crea da se… quando inizierai a crederci ma a crederci veramente le opportunità si manifesteranno… io te lo auguro.
    I tuoi dolcetti sono una tentazione all'ennesima potenza a cui non resisterò. Grazie cicci e alla prossima

    Reply
  • Acquolina
    25 Novembre 2014 at 17:14

    questo è quello che si dice "food porn" 😀 quel ripieno al cioccolato e dulche de leche, mmmmm! troppo goloso!
    purtroppo hai ragione, difficile scegliere così giovani, poi è difficile cambiare direzione ma ancora di più capire cosa fare e come! (idee confuse più delle tue)
    ciao!

    Reply
  • Francy BurroeZucchero
    4 Dicembre 2014 at 8:35

    Quello che hai scritto sul tipo di lavoro ecc.. mi ha toccata moltissimo perchè anch'io faccio un lavoro che nonostante sia in linea con i miei studi non mi piace tanto, anzi, mi piace sempre meno ogni giorno. Io passerei ore a disegnare e cucinare, stop. Invece la mia giornata mi porta a fare tutt'altro e il tempo per tuffarmi nelle mie passini è poco e sempre più "notturno" 🙂 Anche io avrei voluto fare il liceo artistico ma i miei al tempo non furono d'accordo, preoccupati del mio futuro lavorativo.
    Comunque vedi Fede, alla fine abbiamo capito cosa ci appassiona e cosa vorremmo fare da "grandi" e anche se queste passioni non ci pagano le bollette (e quindi dobbiamo lavorare :-)) l'importante è tenerle vive e presenti nelle nostre giornate. Chissà che un giorno…
    Mi conosolo volentieri con una delle tue crostatine, con la pasta sucrée del Maestro!! e ora vengo a leggere di Parma..
    buona giornata!

    Reply
  • MarielladM
    24 Novembre 2015 at 9:25

    Oh mamma, che porcata galattica! (in senso buono,ovviamente)

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