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Se fossi un cibo sarei questa piadina, che mi sono inventata di sana pianta.
Mi sento esattamente come un involucro morbido e innocuo che una volta addentato ti trascina in un turbinio di follia.
Proprio così: tranquilla fuori, speziata e croccante dentro.
Senza contare che pure io sto benissimo accompagnata con una birra fresca!

Ho deciso di impastare una morbida piadina al rosmarino e farcirla con una cotoletta di maiale in stile giapponese, la tonkatsu, e poi cavolo cappuccio giapponese e salsa tonkatsu.

Per delle cotolette in stile giapponese è necessario usare il panko per la panatura.
Mi sono sempre chiesta cos’avesse di speciale il panko, questo pan grattato di origine giapponese visto che qualsiasi cosa voi impanate con esso diventa iper croccante e golosa da morire!
Quello originale è ricavato dallo shokupan, un pane in cassetta morbidissimo e soffice, la cosa più simile che abbiamo qui probabilmente è il pane da tramezzino.


Dal panko alla tonkatsu il passo è breve.
Nel 1899 Kida Motojiro pensò “se fritta è buona anche una ciabatta, figuriamoci una fettina di maiale!”.
Nacque più o meno così la Tonkatsu: una cotoletta di maiale impanata e fritta fino ad essere di colore bruno-dorato come le volpi in Giappone.
E tutti quelli che hanno visto delle volpi in Giappone garantiscono che sono color cotoletta!
Tradizionalmente viene servita con riso bianco bollito o al vapore, salsa tonkatsu, cavolo cappuccio croccante e un po’ di senape in un angolino del piatto.

Per finire, l’importantissima salsa d’accompagnamento che è una specie di emblema del gusto che i giapponesi hanno per miscugli di aromi, salse e spezie completamente sconosciuti a noi europei. Miscugli in apparenza disordinati ma, in realtà, maniacali.
Questa salsa, con i suoi numerosi ingredienti, rende onore al concetto di agrodolce.
E’ eretica perché al posto del sakè ho messo la vodka.
Sì, sono una volgare europea che parla di equilibri e poi scambia un distillato di riso con uno di patate. Rimaniamo amici lo stesso?
La ricette che trovate in seguito vi farà produrre 800 ml circa di salsa. Non è possibile farne di meno purtroppo perchè riesce bene solo quando se ne prepara tanta.

Dopo tutto questo papiro ho una sola raccomandazione: FATELA.
Fatela perchè non è buona, è SPAZIALE!
Il rosmarino nella piada, il maiale fritto e il cavolo cappuccio croccante sono un trio eccezionale. La salsa completa tutto in modo perfetto.
Per una perfetta estasi.

Sono così felice di come è riuscita bene questa Tonkatsu-piada che mi prenderei un furgone e girerei il mondo per venderla e farla conoscere a tutti!

 

Tonkatsu-piada
Piatto: Piatto unico
Cucina: di casa
Autore: La Blonde Femme
Ingredienti
per la piadina al rosmarino
  • 500 g di farina 00
  • 150 g di acqua
  • 100 g di latte parzialmente scremato
  • 100 g di strutto
  • 15 g di lievito per torte salate
  • 10 g di sale fino
  • 1 pizzico di bicarbonato di sodio
  • gli aghi di 3 rametti di rosmarino tritati
per il panko fatto in casa
  • 350 g di pane bianco da sandwich senza crosta (tipo quello da tramezzino)
per per circa 800ml di salsa tonkatsu (eretica)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
  • 1 cipolla affettata finemente
  • 1 mela pelata e senza torsolo, tagliata a cubetti
  • 250 g di pomodori tagliati a pezzi
  • 200 ml di vodka
  • 250 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di sale
  • 25 g di zucchero
  • 60 ml di salsa di soia
  • 60 ml di aceto di vino bianco
  • 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • 1 pizzico di pepe di cayenna o altro peperoncino secco in polvere
  • 1 macinata di pepe fresco
  • 1 pizzico di cannella in polvere
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 1 cucchiaio di salsa worchester
per il cavolo cappuccio croccante
  • 200 g di cavolo cappuccio
  • ghiaccio a cubetti
per la tonkatsu
  • 2 fette di filetto di maiale da 150 g tagliate spesse
  • sale e pepe
  • 2 uova
  • farina per l'impanatura
  • panko
  • olio da frittura
Istruzioni
per la piadina al rosmarino
  1. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero.
  2. Fate scaldare al microonde il latte e l'acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi.
  3. Su un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano.
  4. All'interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato, il rosmarino tritato e il sale, infine aggiungete l'acqua e il latte.
  5. Impastate per una decina di minuti a mano oppure 7-8 minuti con l'impastatrice e il gancio a uncino, verrà un impasto liscio, profumato e bellissimo.
  6. Mettete l'impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti.
  7. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso.
  8. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 6 pezzi da 140 grammi circa, formate delle palline e lasciatele riposare almeno mezz'ora.
  9. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d'impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri.
  10. Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non avete nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga.
  11. Cuocete pochi minuti per lato, controllate sempre alzando la piadina con una paletta. Disponete le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cuocete.
per il panko
  1. Mettete le fette di pane, in un singolo strato, su un vassoio e lasciatele seccare a temperatura ambiente per una notte. Potete anche far seccare il pane in forno ma state attenti a non fargli prendere colore, deve rimanere bianco e non diventare pane tostato!

  2. Quando il pane è secco mettetelo poco alla volta nel mixer con le lame e con la funzione “pulse” tritatelo fino ad avere delle grosse briciole, come fossero fiocchi di pane. Non tritate troppo altrimenti non avrete il panko ma semplice pangrattato.

per la salsa tonkatsu (eretica)
  1. In una padella grande, o in una pentola, mettete l’olio e la cipolla e fatela cuocere per 10 minuti a fuoco medio finché è di colore brunito.

  2. Aggiungete la mela, i pomodori, la vodka, l’acqua, il sale, lo zucchero, la salsa di soia, l’aceto e il concentrato di pomodoro. Portate a bollore, poi abbassate il fuoco e fate sobbollire per mezzora.

  3. Quando è pronta frullatela con un frullatore ad immersione e passatela con un colino per eliminare eventuali bucce e semi di pomodoro rimasti.

  4. Aggiungere il pepe di cayenna, il pepe fresco, la cannella, la noce moscata e la salsa Worcestershire. Mescolate bene e rimettete sul fuoco per un’altra decina di minuti. Fatela raffreddare ed è pronta per essere usata.

per il cavolo cappuccio croccante
  1. Tagliate molto molto finemente il cavolo cappuccio con una mandolina o, se siete sadici come me, con un coltello affilato.

  2. In una ciotola mettete acqua e abbondante ghiaccio. Infine tuffate il cavolo affettato nel bagno di acqua e ghiaccio e lasciatelo lì per dieci minuti.

  3. Prima di servire scolatelo dall’acqua e togliete i cubetti di ghiaccio rimasti.

per la tonkatsu
  1. Prendete le fette di filetto, copritele con un po’ di pellicola e poi battetele con un batticarne fino a che raggiungono lo spessore di mezzo centimetro. Salate e pepate.

  2. Preparate la catena di montaggio da frittura!

    Piatto 1: farina.

    Piatto 2: uova sbattute.

    Piatto 3: panko.

    Piatto 4: vuoto, ci metterete le cotolette prima della frittura.

    Piatto 5: carta assorbente pronta ad accogliere le tonkatsu.

    Per ottenere delle tonkatsu super croccanti dovete ripetere il passaggio farina-uovo due volte, quindi: farina-uovo-farina-uovo-panko abbondante (premete bene con le mani perché si copra bene).

  3. Mettete abbondante olio (circa 2cm) in una padella che sia adatta a friggere e cominciate a scaldarlo. Quando l’olio è pronto (se usate il termometro per fritti dovrà essere a 171°C, altrimenti il mio metodo estremamente non professionale è immergere un pezzetto di pane e guardare se frigge come intendo io…) mettete le cotolette a cuocere, attenti agli schizzi d’olio!

  4. Cuocete le tonkatsu per 5 minuti, girandole una sola volta: devono essere belle dorate e croccanti. Mettetele sulla carta assorbente a riposare qualche istante finché vi preparate vicino tutti gli altri ingredienti per la piada.

per comporre le piadina
  1. Stendere sulla piadina calda una discreta dose di salsa tonkatsu, appoggiare la tonkatsu appena fritta e tagliata a strisce, finire con cavolo cappuccio e altra salsa.

Note

per la piadina
- Se decidete di prepararne tante e volete conservarle dovete pre-cuocerle. La loro cottura quindi sarà di un minuto scarso per lato e la colorazione molto tenue. Appena si raffreddano le potete mettere in un sacchetto per alimenti e congelarle. Al momento dell'utilizzo scongelatele e terminate la cottura.
- Se dovete solo intiepidirle o riscaldarle, fate scaldare una padella antiaderente a fuoco basso e mettetevi la piadina, chiudete con un coperchio per fare in modo che non si secchi, pochi istanti per lato basteranno.

per il panko
- Si conserva fino a 3 mesi in un sacchetto di plastica chiuso.

per la salsa tonkatsu
– La salsa ha la consistenza di un ketchup.
– In frigo si conserva per due settimane.
– Potete surgelarla in piccole porzioni, dura due mesi in freezer, e tirarla fuori ad ogni occasione: con la cotoletta di pollo, con le patatine fritte, pollo o pesce alla griglia.

 

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Lover of life, lover of food

28 Comments

  • SaiPiperina
    23 Giugno 2014 at 8:31

    Ti vorrei come amica… ma per essere invitata a mangiare questa delizia… ma quanto sei bravaaaaaaaaaaa!!!!

    Reply
    • FedeB
      23 Giugno 2014 at 11:21

      Ahahhaha mi fai morire 😀
      Ti raggiungerò con la mia ape-car-Tonkatsu e te ne porterò una a domicilio!!! :)))

      Reply
  • topo lina
    23 Giugno 2014 at 8:34

    Mamma che ricetta! E che foto! 🙂 complimenti! La piada al rosmarino te l'acchiappo subito..e credo anche tutto il resto:-) ho un pò di dubbi sulla salsa, ma per togliermeli dalla testa devo provare, no?:D

    Reply
    • FedeB
      23 Giugno 2014 at 11:35

      Grazie bella Topolina! 😀
      La piada col rosmarino merita davvero! E' proprio buona!
      In quanto alla salsa, l'ho fatta con spirito avventuriero 😀 e devo dire che mi è piaciuta parecchio!

      Reply
  • flavia galasso
    23 Giugno 2014 at 11:06

    Federica, dopo il nostro viaggio in Giappone l'Estate scorsa….mi sono fatta una cultura sul tonkatsu!!! Per il Panko….ottima la scelta del pane da tramezzino, ma ti do una dritta in più…… non passarlo al mixer, ma garrtugilo con quella parte della grattugia che ti fa dei filettini di pane…a breve posto la mia ricetta del tonkatsu…e spero di spiegarmi meglio!! Intanto….. secondo me puoi davvero prendere una bella Ape piaggio e comincare a pensare di girarci il mondo facendo le Tonkatsu-piada ;). baci Flavia

    Reply
    • FedeB
      23 Giugno 2014 at 11:40

      Ti ho pensata infatti quando ho deciso tutti gli elementi della piada! 🙂
      Ho capito quale buco della grattugia usi! E appena lo rifaccio provo col tuo metodo, sono ancora in sperimentazione verso il panko perfetto: mi aspetta un capitolo di korokke deliziose da impanare!!!!
      Ciao tesoro!!!

      Reply
  • Francy BurroeZucchero
    23 Giugno 2014 at 11:19

    Senti, geniaccio eretico, una piadina da sballoooo! a partire dal nome, che sembra una parolaccia e mi fa troppo ridere! ma qui non si scherza un..tonkatsu! 😉 tutto curato nei minimi particolari, dal rosmarino nell'impasto della piada (provo anch'io alla prossima) a quella salsa che hai reso tua con l'aggiunta della vodka e qui hai veramente tutta la mia ammirazione!!! cado in ginocchio davanti a quella cotoletta di maiale fritta nel panko.. mi hai dato anche una bella lezione di giapponese, oltre che di cucina!! grandissima!!!

    Reply
    • FedeB
      23 Giugno 2014 at 11:45

      Francy!!! Giuro che mi sono spremuta parecchio per partorire questa piada, volevo uscire dagli schemi del solito affettato+salsa 🙂
      Per quanto riguarda la vodka, la salsa è stata molto gentile e mi ha concesso un goccetto 😀
      Poi, come dici tu, il maiale fritto è na cosa….ma una cosa….si piange commossi, giuro! :)))
      Grazie Francy, sei un tesorino! 🙂

      Reply
  • riseofthesourdoughpreacher
    23 Giugno 2014 at 16:01

    Oddio che meravigliaaaaaaa!
    Stokatsu veramente e una ola alla tua piadina (che fa tanto mundial ma non fa per niente giapponese, allora rientro in me e mi contengo…posso almeno stringerti la mano e porti il mio biglietto da visita?).
    La cotoletta volpe giapponese ha un aspetto scrocchiarelloso proprio come piace a me…mmmmmmammmmma mia ste piadine sono un'arma di ingrasso di massa!
    In bocca al lupo per l'MTC di questo mese 🙂
    Lou

    Reply
    • FedeB
      23 Giugno 2014 at 19:07

      Ciao!! Lo leggo ogni tanto il tuo blog!!! :)))
      Per dovere di cronaca io e l'Orso Bruno abbiamo mangiato questa piada a pranzo e….a cena 😀
      Per la serie "coccolone non ti temo"!!!! :)))
      Ciao Lou!!!

      Reply
  • Acquolina
    23 Giugno 2014 at 16:16

    mmm, che buona!!! se cerchi una socia per il furgone arrivo!
    esportiamo la piadina giappo-romagnola 😀
    che idea!!!

    Reply
    • FedeB
      23 Giugno 2014 at 19:08

      Benissimo! Assunta subito 😀
      Ti passo a prendere appena attrezzo l'Ape!!! 😀

      Reply
  • Giulia
    23 Giugno 2014 at 19:13

    Ciao Fede.
    Questa è molto più di una ricetta, è un vero e proprio compendio di cucina fusion! Una piadina decisamente diversa dal solito e molto interessante: chapeau!
    Giulia

    Reply
    • FedeB
      24 Giugno 2014 at 11:37

      Ciao Giulia!!! Grazie!!
      Sai che non ci avevo proprio pensato alla cucina fusion?? 😀 E' vero!!!

      Reply
  • Tiziana M
    23 Giugno 2014 at 20:54

    Fede sei fortissima!!!! Allora io faccio la piada e tu il resto ok?!??! Mi piace tantissimo la tua autodesrizione in versione culinaria, e ti dirò che mi ci ritrovo, anche io mi sento morbidina fuori e piuttosto, parecchio, speziata dentro. Ma la cosa che forse non sai è la mia predilizione per l'agrodolce, quindi questa salsa mi è piaciuta moltissimo, curata in ogni cucchiaio, in ogni grammo, in ogni pizzico.. che cura davvero. Ammetto che non sono esperta di cucina giapponese e tutto quello che ho letto mi è giunto nuovo, quindi grazie mille del post interessantissimo. E il panko?! ecco un particolare che ricorderò alla prossima cotoletta perché sono fan del supercroccante. Sei stata spettacolare, hai dato alla piadina un'identità unica, innovativa e perfettamente eseguita, grazie tante!!!

    Reply
    • FedeB
      24 Giugno 2014 at 11:39

      Ciao Tiziana!!!
      D'accordo, ci sto! Mettiamoci in società 😀
      Mi fa piacere aver fatto scoprire un pezzo di Giappone sconosciuto, perché questi qua mica vivono solo di pesce crudo e spirito samurai eh 😀 si mangiano dei fritti da paura!!!! :)))

      Reply
  • Lara Bianchini
    24 Giugno 2014 at 6:57

    ora qui siamo all'autoidentificazione con il cibo autoprodotto, troppo avanti davvero, ma se i risultati sono questi voglio altri piatti in cui tu sia ingrediente e risultato, grande!

    Reply
    • FedeB
      24 Giugno 2014 at 11:41

      Ahahahah Lara mi stai dando della psicopatica? 😀
      Spesso e volentieri mi riconosco nei piatti che invento, diciamo che mi traduco in cose mangiabili! 😀
      Ciao bellezza!!!

      Reply
  • Mila
    24 Giugno 2014 at 9:15

    Meraviglioso l'insieme di tutte le ricette, ma superlativa la tua auto-analisi!!!!
    Complimenti

    Reply
    • FedeB
      24 Giugno 2014 at 11:47

      Ciao Mila!!!! Grazie!!! Dici che Freud si sarebbe preoccupato? 😀

      Reply
  • eres
    24 Giugno 2014 at 10:49

    a parte la tua descrizione goduriosa, mi sarebbe bastata anche solo una foto per farmi sbavare!
    la salsa poi…"spacca"!!!
    :D°°°

    Reply
    • FedeB
      24 Giugno 2014 at 12:00

      Ciao!!! Sai che scrivendo il post, qualche giorno fa, mi è tornata voglia di tonkatsu?!?!
      Le foto sono veramente delle armi micidiali 😀

      Reply
  • Francesca Frankie
    27 Giugno 2014 at 11:17

    tu sei un genio! io VOGLIO questa piadina ora, si proprio oram che il mio basmati bollito che mi sono portata mi sta facendo ciao-ciao con la manina. Passerei la pausa pranzo a leggerti.
    Tu hai da insegnarmi tante cose signorina nipponica.
    Un abbraccio

    Reply
    • FedeB
      27 Giugno 2014 at 11:42

      Ma che tesoro che sei! 😀
      Non ti preoccupare che ci sono pure io a farti compagnia col riso bollito a pranzo!!! Che altrimenti, ad andare avanti a cotolette, mi dovrei vestire con la tenda del circo 😀

      bacioni-oni!

      Reply
  • mari ►☼◄ lasagnapazza
    28 Giugno 2014 at 13:07

    Ecco, mi stavo per perdere la piadina della vincitrice 🙂 e poi avrei dovuto lasciare uno di quei commenti di circostanza, a vittoria decretata, del tipo "tanti complimenti, che peccato me l'ero persa, vittoria meritata…" e invece, per fortuna e per un soffio eccomi qua 🙂
    Sono rimasta senza parole, te lo giuro, non conosco molto la cucina giapponese, se non quel poco di sushi & co., e questa tonkatsu mi ha letteralmente steso, dal panko, alla salsa, all'abbinamento con il cavolo cappuccio, all'idea di infilare il rosmarino nell'impasto della piada, che se fosse stata una piada normale ci poteva anche stare ma è in questo contesto che il tutto diventa geniale. Penso che sia la piadina più folle e fantastica vista fino ad ora. Complimenti!

    Reply
    • FedeB
      28 Giugno 2014 at 15:38

      Mari!!! Ma tu sei fuori!!! 😀 😀
      Grazie per aver colto la follia della piada 😀 effettivamente è proprio questo che mi piace tanto, la follia!!!! :))))

      Tu sei mitica! 🙂

      Reply
  • Alessandra Gennaro
    29 Giugno 2014 at 11:12

    Fede, tu sei più che vibrante. Sei intensa, poliedrica, sfaccettata e, più di ogni altra cosa, dannatamente profonda. Lo si nota da come non ti basta fermarti alla superficie, dal tuo modo di sviscerare le ricette, di rielaborarle, di farle tue e di riproporcele come se fossero nuove, condite dall'entusiasmo trascinante che solo le persone ricche e generose come sei tu sanno imprimere a tutto ciò che fanno. Anche quando si trattadi una piadina che, nelle tue mani, si trasforma in qualcosa che ammalia, diverte, intriga e commuove, di fronte al quale dir grazie è poca cosa: ma davvero non ho altre parole, per esprimerti tutta la mia gratitudine, per questa costante voglia di metterti in gioco,con tutta te stessa, che rinnovi e moltiplichi ad ogni sfida. Eccezionale, Fede: eccezionale.

    Reply
    • FedeB
      30 Giugno 2014 at 11:39

      Ale!!! Questo commento me lo plastifico e lo tengo a mo' di santino nel portafoglio! 🙂
      Grazie, sei super! 🙂

      Reply

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