Ho fatto una sola dieta in vita mia, mi ci sono dedicata per 3 mesi anima e corpo.
Ho avuto degli ottimi risultati e poi ho giurato che mai più avrei fatto diete perché mentalmente stavo diventando
qualcuno in cui non mi riconoscevo più.
Il fatto di non sentire il bisogno di un piatto di pasta mi faceva paura peggio di un vulcano in esplosione, di uno tsunami, di un dinosauro in macelleria.
La dieta (sì ho fatto la Dukan, flagellatemi sulla pubblica piazza!) mi aveva disabituata a pasta, pane, pizza…ai piaceri della vita, in sostanza.
Ed è un’assurdità!
Perché io, femmina sana, devo allontanare dalla mia dieta la pasta e i lievitati e far sì che il mio corpo si disabitui ad essi? Perché devo fare un percorso del genere se queste cose non mi recano disturbi?
Non ne ho idea.
Per questo ho ricominciato ben presto a mangiare dei bei piatti di pasta e che goduria la scarpetta di pane col sugo rimasto nella pentola!
La vedo anche in giro questa tendenza ad eliminare carne e “carboidrati” dall’alimentazione perché fanno male.
Insomma…le botte fanno male dai, parliamo seriamente.
Tu che vivi di polpette di quinoa, cheesecake al tofu e germogli vari perché la carne è cancerogena e poi fumi 20 sigarette al giorno non so perché ma non mi convinci!
La serenità è più simile ad una costata con le verdure grigliate e un bicchiere di rosso, o no?
E’ provato statisticamente da me stessa che chi si costringe a vivere di becchime, muschi e licheni poi diventa irritabile e appena ti vede mordere una merendina scatta a farti la predica sullo zucchero che è veleno, sulle scie chimiche e “oddio moriremo tutti”.
Eh sì che moriremo…
Tanto vale godersela nel frattempo no?
Questi pici al ragù sono una delle cose più buone che mangerete quest’anno, ne sono certa.
La pasta corposa con questo sugo ricco vi farà esplodere le papille gustative, vi farà ululare di gioia e poi…sarà subito dipendenza!
- 270 g farina 00
- 130 g semola rimacinata
- 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva abbondanti
- 1 pizzico sale fino
- acqua quanto basta
- 1 cipolla grande
- 300 g di macinato di vitello
- 4 salsicce
- 4 costine di maiale
- 1 bicchiere di vino rosso corposo
- 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
- 700 ml di passata di pomodoro
- olio extravergine d'oliva
- peperoncino (facoltativo)
- sale e pepe
- Parmigiano Reggiano per condire (facoltativo)
-
Mischiate e setacciate le due farine con il
sale. Raccogliete la farina a fontana e versate parte
dell’acqua e tutto l’olio. Impastate ed aggiungete altra acqua fino ad ottenere un panetto morbido, non appiccicoso ed elastico (purtroppo non c’è una misura
precisa ma vedrete che è facile capire quando la pasta è pronta). -
Lasciate riposare per circa 30 minuti a temperatura
ambiente coperto leggermente con un po’ di pellicola. -
Prelevate una parte di impasto, stendetelo formando un
piccolo rettangolo dello spessore di circa mezzo centimetro e tagliate delle strisce sul lato lungo del rettangolo. -
Con l’aiuto del palmo delle mani, cominciate ad
arrotolare la striscetta ottenuta cercando di allungarla e renderla sottile come un bucatino. Continuate fino ad esaurimento della pasta.
-
Pulite e tritate la cipolla.
-
Togliete la pelle alle salsicce e unitele alla carne di vitello mescolando con le mani.
-
In un tegame dal fondo spesso fate scaldare l’olio e unite il trito di cipolla facendola appassire a fuoco basso per 5 minuti.
-
Aggiungete la carne e rosolatela leggermente, cominciando a sgranarla con un cucchiaio, quindi sfumate con il vino rosso. Lasciate che la carne tritata asciughi bene: deve
apparire ben sgranata. -
A questo punto unite il concentrato di pomodoro, la passata di pomodoro e 300 ml di acqua, mescolate e aggiungete le costine che avrete preventivamente salato leggermente e pepato.
-
Portate a cottura lentamente, facendo sobbollire il
sugo e mescolando di tanto in tanto (un paio d’ore sono sufficienti per ottenere un sugo denso e saporito). -
Quando il ragù è pronto togliete le costine, disossatele e fate la polpa a cubetti, unitela al sugo e date una bella
mescolata. Regolate di sale se ce n’è bisogno.
-
Cuocete i pici in abbondante acqua bollente e salata per 5 minuti.
-
Scolateli, conditeli generosamente e portate in tavola con
formaggio grattugiato a parte e abbondante pane.
17 Comments
ssmile
13 Maggio 2015 at 6:58Sei un mito!!!
flavia galasso
13 Maggio 2015 at 7:22Hai fatto i piciiiiiiiiiiiiiiii…… grandiosa Federica!!!! Sei entrata al THE RECIPE-TIONIST alla grandissima… anche per questo post memorabile….eh già….moriremo prima o poi….. e quindi GODIAMOCELAAAAAAAAAAAAAAAAAA……. ora dimmi tu si può desiderare un piatto di pici al ragù per colazione??…..ti rispondo SI….SI…SI….SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII…..SI PUO' …una buonissima giornata e grazie a nome di tutti i carnivori, pastari…golosi e goderecci riuniti 😀
Araba Felice
13 Maggio 2015 at 8:05Le diete sono per la maggior parte dei quick fix che non si possono sostenere per lungo tempo…ed eliminare carboidrati è quanto di più dannoso si possa fare! Non sarebbe meglio adottare uno stile di vita sano e sostenibile? Tutto si può mangiare, in effetti, non c'è nulla da eliminare…basta un po' di moderazione nelle porzioni.
E w i pici al ragù 😀
Cecilia Bendinelli
13 Maggio 2015 at 8:18Sbav!!! (Come sempre, quando cucini tu! <3)
Patrizia Malomo
13 Maggio 2015 at 12:31Ecco perché penso che tu sia una saggia ragazza. Perché questa consapevolezza, la consapevolezza che togliere completamente un alimento dalla ns. dieta faccia malissimo è una roba da grandi. Da adulti, da persone che le hanno provate tutte. Insomma da nonne. Tu sei ufficialmente una nonna. Come me d'altronde, che alla Dukan non ho mai neanche rivolto la parola e quando mio marito ci si è buttato a pesce l'ho guardato male per c.ca 3 settimane e fino a che, senza che proferissi parola, ha cambiato strada.
Sui pici non ho niente da dire vostro onore, solo che ho peccato, ma tanto, tanto, e sono recidiva! 😀
BRAVA!
Greta Damancaunbraulio
13 Maggio 2015 at 12:35Valar morghulis…
L'importante è come si vive!
Profumo di Cannella
13 Maggio 2015 at 12:48bellissimo post che condivido fino all'ultima parola! E un piatto che solo a vederlo ci immergerei la testa!
Paola Sabino
13 Maggio 2015 at 13:07Eccomi qua. Mi ci sono fiondata a leggerti perché condivido ogni parola (virgole comprese). Non avete idea di quante ne veda, ne legga e ne senta nella mia professione e quanto mi faccia arrabbiare tutto questo ingiustificato allarmismo. Mi arrabbio nel vedere una specie di anoressico che va in giro a declamare quanto faccia bene fare il digiuno e quali ricette fare per seguire la dieta del digiuno (che non ho mai capito che caspita di ricetta possa prevedere il digiuno: come riempire il bicchiere d'acqua, forse?). Mi arrabbio nel vedere orbe di lobotomizzati asserire che il vecchietto tanto simpatico che mangia solo uova felici dell'Himalaya sia un genio della nutrizione (considerando che per business io posso parlare di quello che voglio, ma la scienza e i dati scientifici sono tutt'altra cosa. E non me ne vogliano le galline himalayane). Mi arrabbio che oggi di sana alimentazione ne parlino tutti, tutti da esperti, saccenti e professori emeriti. Insomma, dammi un piatto di pici, va', che altrimenti, tempo due secondi, e faccio una strage 🙂
Glu-fri
13 Maggio 2015 at 13:17E lo dici a me che per forza non posso mangiare paste e livitate come dio comanda… e mi mangerei 'na cofana di pici, guarda, anche al burro (arg…).
Altro che diete, magnare meno e muovetevi di più..non è più facile?
Un abbraccio che per ora posso solo mangiare con gli occhi
Rosaria Orrù
13 Maggio 2015 at 14:10ho fatto la Dukan
ebbene si
al tempo ho perso ben 10 kili
e ti devo dire la verità? non mi stavo disabituando alla pasta al pane o alla pizza anzi! la sognavo di notte
ma volevo perdere quei kili ad ogni costo
dopo ho ripreso lentamente a reintrodurre carboidrati e lentamente si sono reintrodotti i kili… ben 5!!
non la rifarò più per questo preferisco mangiar tutto poco e spesso piuttosto che privarmene
il pensiero di non poter neanche assaggiare uno dei tuoi poco o affondare un pezzo di pane in quel ragù mi fa stare me
Giulietta | Alterkitchen
13 Maggio 2015 at 14:55Ricordo il tuo racconto sulla Dukan, e ammetto che ho scartato l'idea a priori. Mi mantengo su una dieta equilibrata (calo un po' tutti gli alimenti, ma non ne tolgo nessuno) e vediamo come andrà, per questi chiletti di troppo.. e mica lo faccio per la prova costume, ma per poter sostenere le vacanze in Olanda e Belgio a bancali di birra 😀
Scherzi a parte, concordo su tutta la linea e, a costo della linea, pici e pane a me 😀
panelibrietnuvole
13 Maggio 2015 at 15:17Mi unisco al coro di approvazione.
Ma, come dice Pat, la tua non è una conclusione scontata, a qualcuno serve molto tempo, a qualcuno parecchia sofferenza, subita e inferta, altri non ci arrivano mai. Capirlo dopo un'unica, semplice dieta. ..questo è genio!! 😀
Non sopporto la tendenza a demonizzare certi alimenti, mangiare di tutto è il compromesso migliore. E anche se in realtà di pasta e carboidrati non ne mangio molti, i pici al ragù sono tra le cose che amo di più…ovviamente annaffiati da un buon vino rosso! E i tuoi sono venuti alla perfezione, si vede…te lo dice una che ci è cresciuta, coi pici al ragù!
Alice
Cristiana Beufalamode
13 Maggio 2015 at 21:16Ah stronzona! E brava che hai partecipato: finalmente! Sono solidale con quanto hai scritto e ti dico che l'altro giorno ad una festa dei piccoli, mentre addentavo una porcata con la nutella, una mi ha attaccato un pippone sui danni provocati dalla nutella: la deforestazione delle palme da cui si ricava l'olio , la morte degli scimpanzè, i danni alla sottoscritta….insomma stavo per cominciare a piangere dalla mortificazione…
Umberto Castaldo
14 Maggio 2015 at 9:43Mi hai fatto venire strafame!!! Ottimi e deliziosi! Brava!
Francesca Frankie
14 Maggio 2015 at 14:56Bravissima che pici ragazza!
la moderazione è tutto nella vita e non mi spiego come tu abbia fatto a fare la DUKAN!!!!
ma dico io!!??!?!? 😛
un abbraccio
Frankie
Giulietta
18 Maggio 2015 at 12:28Scusami se giungo così in ritardo a farti visita ma in questo periodo ho l'attenzione assorbita da altri "problemacci" e, dunque. sono distratta ma non potevo non accorgermi della tua proposta e della tua partecipazione al The Recipe-tionist.. Beh, grande Fede, noi ci conosciamo poco ma il fatto che tu abbia scelto i pici con questo ragù, mi dice….molto di te. Questo è un ragù per buongustai e non per persone che mangiano "finemente" 😉 Questo è il ragù che, quando si parla di ragù, viene fatto a casa mia da mia madre da sempre. Anzi,,,diciamo che a questo ragù è approdata aggiungendo nel tempo i particolari, l'ultimo dei quali sono quelle costine utilizzate in quel modo. Questo è un ragù dalle "profondità gustative" e tu mi pare l'abbia replicato al meglio. . Brava e grazie per aver "spulciato" dentro al mio blog
caris
8 Novembre 2015 at 13:30io proprio ti amo.
la mia era la #barbieprofumodirogu, per dire con cosa giocavo.