Un lato divertente della gravidanza è proprio quello di lasciarsi andare alle voglie.
A me non sono mai venute voglie improvvise, piuttosto ho avuto cambi di gusto settimanali!
Ho iniziato con una dieci-giorni di waffles e gelato, ah! che ricordo magnifico di quel periodo: mai avuto il freezer così pieno di gelati di ogni tipo!
Il momento più comico è stato quando mi è presa la mania del sedano verde.
Quella verdura, per me prima di senso, che mi limitavo ad usare per i soffritti e che, sistematicamente, rammolliva in frigo per giorni e giorni.
Ecco, ora il sedano mi piaceva così tanto che lo portavo anche per merenda in ufficio!!
Poi ci sono stati i cracker, l’odio per qualsiasi tipo di carne, il cioccolato al latte con le nocciole mangiato al ritmo di mezza tavoletta al giorno, il ritorno dell’amore per gli hamburger pieni di carne verdure e salse, la mattina che sentivo il bisogno di mangiare pasta al tonno e…l’ho fatto, anche se non l’ho mai confessato a nessuno!
Ho avuto il giorno in cui sentivo che sarei morta se non avessi cenato con una cotoletta di pollo e due quintali di purè.
I tre giorni della mela a merenda, che è un evento unico considerato che per me le mele hanno senso solo nelle torte.
La goduria della settimana con le Goleador alla frutta che costavano solo 10 centesimi l’una, insomma, un affare!
Attualmente non posso fare a meno di un pacchetto di Fonzies al giorno e dello yogurt Yomo!
Per non parlare del fatto che sono tornata dipendente dalla Settimana Enigmistica, il mio passatempo preferito dall’alba dei tempi.
La ricetta oggi viene dritta dritta dalla provocazione del mio caro amico cuoco che la settimana scorsa mi ha scritto un messaggio decantando le meraviglie di una crema che conoscevo da tempo ma non ho mai provato: la namelaka.
Cos’è la namelaka?
E’ una sorta di ganache molto delicata e setosa elaborata da un pasticcere giapponese per l’Ecole du Grand Chocolat Valrhona, quindi una garanzia di gioia sensoriale!
Nella ricetta di seguito troverete la versione al cioccolato bianco ma tenete presente che questa preparazione si può realizzare anche con altri tipi di cioccolato. Potete, ad esempio, sostituite il cioccolato bianco con 530 g di cioccolato al latte o 380 g di cioccolato fondente al 70%.
Ho deciso di abbinare la namelaka ad una semplicissima tortina fatta con la ricetta della sempreverde Nigella, postata qualche tempo fa sul mio blog aggiungendo una pioggia di frutto della passione che con la sua acidità si combina perfettamente alla dolcezza del cioccolato bianco “sgrassandolo”.
da "Pasticceria, le mie ricetta di base" di Maurizio Santin
- 510 g di cioccolato bianco di ottima qualità tritato
- 300 g di latte intero
- 5 g di colla di pesce, circa due foglietti e mezzo
- 600 g di panna fresca
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Mettete la gelatina ad ammorbidire in 100 ml di acqua fredda e mettete il cioccolato tritato in una ciotola capiente.
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Nel frattempo fate bollire il latte. Quando è pronto, togliete dal fuoco, unite la gelatina strizzata e versate il tutto sul cioccolato tritato mescolando finché sarà completamente sciolto.
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Unite, infine, la panna fresca e date una veloce frullata con un frullatore ad immersione per assicurarvi che tutto il cioccolato sia effettivamente sciolto e non formi grumi. Fate riposare in frigo per almeno 4 ore o tutta la notte.
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Trascorso il tempo di riposo, montate la preparazione con le fruste elettriche o con la planetaria ed usate a piacimento.
- Questa preparazione si può realizzare anche con altri tipi di cioccolato. Potete, ad esempio, sostituite il cioccolato bianco con 530 g di cioccolato al latte o 380 g di cioccolato fondente al 70%.
- 125 g di burro ammorbidito
- 125 g di farina 00
- 125 g di zucchero semolato
- 8 g di lievito per torte
- 2 uova grandi
- scorza di un limone
- 2 cucchiai di latte
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Riscaldate il forno a 200°C e preparate gli stampi da muffin coperti da pirottini in carta.
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Mettete tutti gli ingredienti per le tortine in un mixer con le lame e fate andare finché il composto è omogeneo. In alternativa potete lavorare il composto con le fruste elettriche o anche con un mestolo.
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Riempite ora gli stampi da muffin mettendo due cucchiaini di impasto in ogni cavità, se vi avanza un po’ di impasto (ma non dovrebbe) distribuitelo nei buchi dove vi sembra che ce ne sia meno.
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Infornate per 15-20 minuti, fate la prova dello stuzzicadenti e se esce asciutto ci siamo, sono cotti! Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
6 Comments
Cristiana Di Paola
29 Febbraio 2016 at 18:26Ma alla fine risulta più leggera di una ganache? Sai che non l'ho mai fatta?
FedeB
29 Febbraio 2016 at 19:47Al palato è molto più leggera di una ganache e stufa anche meno, al contempo ha una sua stabilità che ti permette di usarla quasi come fosse una crema al burro.
Se ti capita provala perché merita!
flavia galasso
29 Febbraio 2016 at 21:07AAAAAAAAAAH ecco le affinità…anche per me le mele dstanno bene con e nelle torte…ahahahahhaha
Mila
1 Marzo 2016 at 10:29PERDIRINDINDELLA!!! che delizia!!!!
Greta Damancaunbraulio
1 Marzo 2016 at 14:22😀 come ti capisco!!!
Troppa volubilità infatti ho smesso di fare scorte.. meglio attenersi a comprare lo stretto desiderato 🙂
Mi hai fatto venire l'esigenza di provare la namelakaaaaaa!!!!
roberta
3 Marzo 2016 at 16:23Ne sento parlare da anni ed ogni volta mi ripropongo di provarla 'sta namelaka. Sembra proprio che s'abbia da fare a sentire come la descrivi. Non so cosa siano le voglie in gravidanza, però io per nove mesi ho pasteggiato a Crodino…..:)