Io, e tutti i miei parenti fino al decimo grado, ci siamo perdutamente innamorati della Alabama Lane Cake, una tortona di 4 strati farcita di una crema tipo zabaione al bourbon (o brandy) e uvetta. Il tocco finale? Una generosissima spatolata di meringa italiana all’esterno che la rende bellissima e irresistibile!
Dobbiamo l’invenzione di questa delizia alla signora Emma Rylander Lane che, alla fine del 1800, la preparò apposta per partecipare ad una gara di torte. Ovviamente vinse gloriosamente il primo premio e la torta finì, col nome di Lane Cake, fra le pagine del libro di ricette che Emma scrisse nel 1898, “Some Good Things to Eat”.
La leggenda, poi, le attribuisce il nome Alabama, in aggiunta a Lane Cake, per via delle signore che non disdegnavano la componente alcolica della torta e la utilizzavano come scusa per farsi un goccetto senza sfigurare in società. Come le capisco!
E se la Alabama Lane Cake non avesse già abbastanza motivi per essere famosa, ci si mette anche Harper Lee che la citò nel suo celeberrimo romanzo “Il buio oltre la siepe” del 1960.
Insomma, un concentrato di sapori che assieme stanno da dio: la base spugnosa che assorbe la crema, l’uvetta, quel brividino alcolico del brandy (o bourbon) che vi risveglia e poi la meringa dolce e morbida a chiudere la degustazione.
Mangiatene e godetene tutti!
Una piccola nota prima di iniziare: la torta va fatta e farcita il giorno prima rispetto a quando si desidera ricoprirla di meringa e mangiarla.
- 500 g di farina 00
- 2 cucchiaini di lievito per torte
- 1 pizzico di sale
- 400 g di zucchero
- 225 g di burro a temperatura ambiente
- 8 albumi
- 230 g di latte intero
- 8 tuorli
- 200 g di zucchero
- 110 g di burro
- 150 g di uvetta
- 1 bicchierino di brandy
- 3 albumi
- 250 g di acqua
- 200 g di zucchero
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Prendete due tortiere da 20 cm di diametro, imburratele e infarinatele. Accendete il forno a 180°C.
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In una ciotola, sbattete con le fruste lo zucchero e il burro morbido fino ad ottenere una crema spumosa, circa 5 minuti. Aggiungete gli albumi (non montati!) e proseguite altri 3-4 minuti, fino ad avere un composto gonfio e liscio.
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In una ciotola unite la farina, il lievito e il sale e date una mescolate. Aggiungete il mix di farina all'impasto in tre volte alternandolo col latte, sempre montando con le fruste elettriche. Alternare l’aggiunta di farina e latte nell'impasto fa sì che la torta finale sia più morbida. O almeno così dice la leggenda ed io ci credo ciecamente!
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Dividere l’impasto nelle due tortiere e infornare a 180°C per 30-40 minuti, fate la prova dello stuzzicadenti: deve uscire senza briciole di impasto attaccate. Sfornate e fate raffreddare 10 minuti nello stampo, poi sformate le due torte e lasciate completamente raffreddare su una gratella.
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Quando saranno pronte, tagliate entrambe le torte a metà in modo da ottenere 4 strati. Eliminate eventualmente la leggera cupola che si crea sopra le torte in modo da avere 4 strati uguali e perfettamente piatti.
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Mettete tuorli, burro e zucchero in un pentolino e cominciate a montare con le fruste su fiamma bassa in modo da ottenere una crema leggermente spumosa ma sostanzialmente liquida. Se avete paura di lavorare su fiamma diretta potete montare la crema a bagno maria senza il rischio di far cuocere le uova.
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Togliete la crema dal fuoco, aggiungete l’uvetta e il brandy. Non essendo densa, colerà ovunque!!
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Coprite la crema con pellicola a contatto e mettete a raffreddare in frigo. Quando la crema è fredda potete farcire la torta. Ricordate che non essendo densa, colerà ovunque!
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Una volta farcita, mettete la torta a riposare in frigo per una notte.
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Unite in un pentolino l’acqua e lo zucchero, mettete su fiamma media e portate lo sciroppo a 121°C.
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Mentre lo sciroppo raggiunge i 121°C cominciate a montare gli albumi a neve ferma, con le fruste elettriche.
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Quando lo sciroppo è pronto versatelo a filo sugli albumi continuando a montare finché la temperatura della meringa sarà attorno ai 40°C.
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Otterrete una meringa lucida, bianchissima e molto densa. Potreste stuccarci i muri di casa! Mi raccomando, non versate lo sciroppo bollente tutto in un colpo perché gli albumi smonterebbero e voi vorrete gettarvi dalla finestra.
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Togliete la torta dal frigo e ricopritela di meringa decorandola come più vi piace.
Nella ricetta vi parlo di una crema particolarmente liquida che tenderà a colare ovunque, vi agevolo una diapositiva di chiarimento!
Diabolicamente perfetta!
18 Comments
Eleonora
27 Febbraio 2017 at 10:34Dì la verità, quanto ne hai messo di Brandy?
Questa torta è di una goduria pazzesca e anche la versione “nuda” con la crema che cola ha un che di peccaminoso che quasi quasi la preferisco così.
fantastica!!!
un bacio
perladarsella
27 Febbraio 2017 at 13:38Te non sai quanto è che ho voglia di fare una layer cake…
Pattipatti
27 Febbraio 2017 at 20:11Mi piace mi piace… bellissima!! Un bascio e buona settimana
Alice
27 Febbraio 2017 at 23:13Ma come era buona?!?! 😀
Anche a me si è conservata in frigo per due giorni senza problemi, poi ne ho congelato un pezzetto (per mangiarlo con calma…tre giorni dopo!) e anche quello ha resistito benissimo, frosting compreso!
Silvia de Lucas Rivera
28 Febbraio 2017 at 10:27Sweet home Alabama… da tuffarcisi!
Kika
28 Febbraio 2017 at 14:37Te la dico tutta, la versione senza meringa è una cosa che non riesco nemmeno a descriverti da quanto mi smuove la coscienza. La meringa ingentilisce una torta che naked è mille volte più goduriosa (non sono troppo amante della meringa, però…)
Bellissimo leggere anche la storia di questa torta. Il caso ha voluto che proprio un paio di giorni fa abbia iniziato a rileggere Il buio oltre la siepe, sono tutta in Alabama style.
La tua proposta convince di brutto!
Elena Arrigoni
28 Febbraio 2017 at 17:58Meringa e dolcezza estrema non sono la mia passione, ma quando si deve peccare è meglio farlo alla grande e mi sembra che tu ci sia riuscita benissimo 🙂
Lucia melchiorre
28 Febbraio 2017 at 22:12Non so se mi piace più il brandy oppure la meringa intorno….l’uvetta non la amo ma in questo contesto mi mangerei anche quella….guardo la meravigliosa fetta tagliata e cerco di convincerla a uscire dallo schermo..sto facendo come massimo troisi in ricomincio da tre….”vieni…vieni…” Lui diceva al vaso..io lo dico alla torta sperando mi raggiunga…..?????
Gaia
28 Febbraio 2017 at 22:52Quindi, va fatta. Ho capito bene?
E se lo dici te, andrà fatta.
Perchè anche io non sono per niente golosa
😀
Ilaria
1 Marzo 2017 at 12:02La Pasticci mi ha tolto al battuta! Sweet and alcohlic Alabama Cake, grandiosa. Quella crema che sborda fa una goduria pazzesca e il goccetto di bourbon delle signore per bene mi fa schiattare!
Ci credo che ai partenti tutti sia piaciuta da impazzire.
Ale - Dolcemente Inventando
1 Marzo 2017 at 15:30ciao Fede, che torta sontuosa hai preparato, sicuramente una delizia che non ho ancora avuto l’onore di assaggiare ma se vuoi mandarmi una fetta, non rifiuto ! ? un abbraccio a te e al piccolo massimino e complimenti
Manu
1 Marzo 2017 at 19:12Possiamo dire che è una torta a due facce?
Visivamente sembra una torta sontuosa, elegante ma semplice, all’interno invece esplode di gusto e ti cattura assaggio dopo assaggio.
Una torta elegantemente rock
Elena
1 Marzo 2017 at 20:57riuscita benissimo e tutta quella meringa esterna la rende una nuvola delicata e raffinata al tempo stesso… se poi aggiungiamo la bfarcia al boubon, come si fa aresistere? complimenti!
Valentina de Felice
2 Marzo 2017 at 8:38Io lo so, lo sento, lo VEDO, che era buona, buonissima, questa Alabama. All’uvetta e alcool ho capitolato. Sarà la prossima.
antonella
4 Marzo 2017 at 17:57Altra splendida versione della Alabama. La sua storia l’ho trovata troppo affascinante per non farla. Felice di essere compagna di club e di torta.
Therese Caruana
10 Marzo 2017 at 11:28Mi piace troppo guardare quella foto con tutta la farcia che cola dai bordi! Complimenti!
tritabiscotti
10 Marzo 2017 at 12:26Golosissima… A casa mia due giorni non sarebbe durata..! ;P
fabiola
13 Marzo 2017 at 9:11io penso che tutti ci siamo innamorati di tutte le torte proposte, non ce ne una che non fa gola, compresa la tua!
baci.