Questi krapfen sono da fare e rifare appena possibile!
La ricetta l’ho trovata nel magnifico libro “Bread, Cake, Doughnut & Pudding” di Justin Gellatly.
Di Justin c’è da fidarsi: ne fa (e ne vende) mille mila al giorno alla St John Bakery con una varietà di creme che va oltre l’immaginazione di qualsiasi goloso!
Per una riuscita ottimale la ricetta richiede un po’ di organizzazione con le tempistiche e di un minimo di impegno ma so che ce la potete fare!!
Ho cominciato l’impasto venerdì sera in modo da averlo pronto sabato mattina.
Per le 8 di mattina ho formato le palline d’impasto e verso mezzogiorno ho fritto, il tempo di farcire e pulire e nel primo pomeriggio ho distribuito questa meraviglia a tutto il parentame in modo che li avessero per la colazione di domenica mattina.
Che poi a domenica mattina, da quello che ho capito, non ci sono arrivati!
da Bread, Cake, Doughnut & Pudding di Justin Gellatly
- 500 g di farina forte (o manitoba)
- 60 g di zucchero
- 10 g di sale fino
- 150 g di acqua a temperatura ambiente
- 15 g di lievito di birra fresco
- 4 uova
- scorza grattugiata di mezzo limone
- 125 g di burro morbido a temperatura ambiente
- 2 litri di olio di semi di girasole
- zucchero semolato
- ½ baccello di vaniglia
- 250 ml di latte intero
- 3 tuorli
- 60 g di zucchero semolato
- 40 g di farina 00
- 100 ml di panna fresca
- 1 cucchiaio raso di zucchero a velo
- ½ baccello di vaniglia
- 250 ml di latte intero
- 3 tuorli
- 60 g di zucchero semolato
- 40 g di farina 00
- 75 g di cioccolato fondente tritato finissimo
- 50 ml di panna fresca
- 1 cucchiaio raso di zucchero a velo
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Mettete tutti gli ingredienti dell’impasto, tranne il burro, nella ciotola dell’impastatrice.
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Attaccate il gancio a foglia e fate andare per 8 minuti a media velocità o fino a che l’impasto si stacca dalle pareti della ciotola formando una palla.
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Spegnete l’impastatrice e fate riposare la pasta per un minuto.
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Montate il gancio a uncino e ricominciare a impastare a media velocità aggiungendo il burro poco alla volta fino a che è tutto incorporato.
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Una volta fatto questo passaggio alzate la velocità al massimo e impastate per 5 minuti, fino a che l’impasto è lucido, liscio e molto elastico.
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Lasciate l’impasto nella ciotola, coprite con un panno umido e fate lievitare fino al raddoppio (tra i 60 e gli 80 minuti). Passato questo tempo sgonfiate l’impasto, coprite nuovamente con il panno e mettete in frigo 12 ore o tutta la notte.
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Il giorno dopo tirate fuori l’impasto dal frigo e dividetelo in 20 pezzi da 50g circa, formate delle palline lisce e leggermente schiacciate e disponetele su una o più placche ben infarinate, lasciando un po’ di spazio tra l’una e l’altra in modo che non vengano in contatto durante la lievitazione.
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Coprite con la pellicola, lasciandola cadere morbida, e fate lievitare 4 ore o finché non raddoppiano.
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NEL FRATTEMPO PREPARATE LE CREME IN MODO CHE SIANO PRONTE E FREDDE QUANDO I KRAPFEN SONO FRITTI E PRONTI DA FARCIRE.
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Quando i krapfen sono lievitati preparatevi per friggere: mettete l’olio nella friggitrice o in una pentola capiente e portatelo a 180°C, coprite un vassoio con carta assorbente, preparate un piatto con lo zucchero semolato e infine un vassoio (con poca carta assorbente) per accogliere i krapfen pronti.
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Prendete delicatamente i krapfen (fate attenzione a non sgonfiarli!!) e calateli nell’olio, cuocete 2 minuti per lato controllando costantemente la temperatura dell’olio per evitare che scuriscano troppo o che, in caso di temperatura troppo bassa, assorbano l’olio. Friggetene 3-4 alla volta, conforme la grandezza della vostra pentola.
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Man mano che i krapfen sono pronti scolateli sulla carte assorbente, rotolateli nello zucchero semolato e metteteli sul vassoio finale.
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Per farcirli fate un piccolo foro, con un coltello appuntito, sulla linea bianca del krapfen.
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Riempite una sac-à-poche o una siringa da pasticceria con la crema e riempite ogni krapfen finché è orgogliosamente gonfio e delizioso. La dose giusta di crema è di 45-50g per krapfen ma regolatevi pure a occhio come ho fatto io.
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Tagliate a metà il baccello di vaniglia, grattate con un coltello i semini e metteteli in una ciotola assieme a tuorli e zucchero.
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In un pentolino portate a bollore il latte assieme al baccello di vaniglia vuoto.
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Con una frusta sbattete leggermente tuorli e zucchero, aggiungete la farina e sbattete nuovamente.
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Versate il latte bollente (togliete il baccello) sul composto di uova, sempre mescolando con la frusta. Rimettete il composto nel pentolino e fate addensare a fuoco medio per cinque minuti, mescolando continuamente.
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Trasferite la crema in una ciotola, setacciandola con un passino, coprite con pellicola a contatto, fate raffreddare e poi mettete in frigo. Prima di farcire i krapfen montate la panna con un cucchiaio raso di zucchero a velo e unitela delicatamente alla crema.
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Seguite la procedura della crema pasticcera.
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Alla fine, con la crema ancora bollente, aggiungete il cioccolato tritato e mescolate bene finché si scioglie e si amalgama alla perfezione. Trasferite in una ciotola, coprite con pellicola a contatto, fate raffreddare e poi mettete in frigo.
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Prima di farcire i krapfen montate la panna con un cucchiaio raso di zucchero a velo e unitela delicatamente alla crema.
- Danno il loro meglio nelle prime 36 ore, oltre non ci sono arrivati purtroppo: li abbiamo sbranati.
- Conservate i krapfen pronti e farciti in un sacchetto di plastica, in un vassoio ben coperto di pellicola o in un contenitore chiuso con un coperchio, scaldateli qualche minuto nel forno a 50°C per renderli perfetti.
- Se non avete l’impastatrice potete fare tutto a mano: lavorate il primo impasto per una decina di minuti, aggiungete il burro e lavorate (impastando con forza e sbattendolo con forza sul piano di lavoro) per altri dieci minuti finché l’impasto non ha le caratteristiche finali indicate nella ricetta.
- Il riposo in frigo fa gran bene alla pasta dei krapfen perché lievita una seconda volta ed è anche più maneggiabile, organizzatevi in modo da non saltare assolutamente questo passaggio!
- per questa ricetta ho usato la farina “Panettone” del Molino Quaglia perché ne ho in quantità, se non avete una vostra farina forte di fiducia potete usare 300g di manitoba mescolata a 200g di farina tipo 00.
- Se volete farcire tutti i krapfen usando un solo tipo di crema vi basterà raddoppiarne la dose.
- Come ripieno per i krapfen io amo molto anche la marmellata di albicocche, provatela se vi piace!
Prima di chiamare mariti, fidanzati, figli, parenti e amici mangiatene uno da soli.
Dopo il primo morso non vi scappa un “WOW” ??
E la bellezza di leccare lo zucchero che rimane sulle labbra, ne vogliamo parlare?
25 Comments
paola latini
12 Gennaio 2015 at 7:40Da urlo! Li devo assolutamente provare!
p.s.
dalla tua immagine noto che abbiamo un sacco di libri in comune! 🙂
FedeB
12 Gennaio 2015 at 20:38Ciao Paola!!!
Ahh mi fa piacere che anche tu sia appassionata di libri di cucina! 🙂 Io li adoro!!
Provali, la ricetta è affidabilissima!! 🙂
Ilaria Talimani
12 Gennaio 2015 at 10:52Che bella la foto dove addenti il Krapfen! Anch'io li ho fatti varie volte ma sono curiosa di provare questa tua ricetta, certa che non mi deluderà.
Per il resto che dire, mi trovi d'accordo. E stimo moltissimo il fatto che tu abbia ammesso di non conoscere Charlie Hebdo prima del 07/01. Stessa cosa per me. Quello che penso poi…beh…un'altra storia. Sono scioccata da ciò che accade continuamente e in tutte le parti del mondo.
P.S. Io per esempio non ho mai messo e mai metterò un asciugamano rosso nei bianchi 😉
FedeB
12 Gennaio 2015 at 20:37Ehm…io sì invece! Ho fatto una decina di asciugamani rosa… trés chic! 😀
Francesca Frankie
12 Gennaio 2015 at 12:48Bel pippone, si è parlato di libertà in tutte le sue forme e tu ne hai piena in quanto ad esprimere il tuo pensiero.
Bellissima ricetta e divertentissime foto, la penultima vince quanto a goduria!
un abbraccione
FedeB
12 Gennaio 2015 at 20:36Pensa che scatta così e scatta cosà è andata a finire che me lo sono mangiato tutto quel krapfen! Che sofferenza!!! 😀
cristina b.
12 Gennaio 2015 at 19:08grande Fede! sottoscrivo tutto (o quasi… 😉 )
quei Krapfen sono un tuffo nella mia infanzia: quante volte ce li preparava mia mamma…
un abbraccio grande
FedeB
12 Gennaio 2015 at 20:34Sono così buoni che anche la rottura di scatole della frittura passa in secondo piano 🙂
Ciao Cri!!!!!
Giulietta | Alterkitchen
12 Gennaio 2015 at 20:19Li guardo con bramosia da quando il post non era ancora stato scritto. Lo sai che dovrò rifarli, se voglio assicurarmi un marito 😀
Scherzi a parte, li farò con molto piacere, e mi sa che metto anche questo libro in wishlist, che non si sa mai! 😉
Giulietta | Alterkitchen
12 Gennaio 2015 at 20:21PS: metto in wish list, e scopro che c'era già! 😀
FedeB
12 Gennaio 2015 at 20:32ahahahahaha sei peggio di meeee!!! 😀
A me sta piacendo molto come libro! Le ricette sono da seguire ad occhi chiusi, perfette in tutto! Anche nella cottura in forno!
E poi se una pirla come me (senza termometro per l'olio) è riuscita a farli venire perfetti, il successo è assicurato per tutti!
Prepara la lista nozze 😀
La Gaia Celiaca
13 Gennaio 2015 at 0:59avevo lasciato un commento ma deve avere incontrato un wormhole…
dicevo… boh, non ricordo cosa dicevo, era un commento serio.
adesso è tardi, preferisco un commento più frivolo.
ovvero che questi bomboloni sono meravigliosi. e che oggi sembra che l'universo mondo si sia messo d'accordo a friggere,e che li proverò. così sono già a tre ricette da provare. farò un contest in casa, fra ricette di bomboloni, krapfen e simili e farò decretare il vincitore ai miei familiari e a me medesima. il fatto che stia lievitando pure io è marginale.
ma questi li DEVO fare!!!!
Giulia
13 Gennaio 2015 at 9:53Non ho mai fatto i krapfen (anche perché odio friggere nella mia minuscola cucina) ma il tuo post contagioso mi ha messo una gran voglia di rimediare presto. Le foto, poi, sono praticamente un'istigazione a delinquere! 🙂
Segno la ricetta e vado a scoprire qualcosa di più su questo libro…
cookingwithmarica
13 Gennaio 2015 at 12:37Anche io non ho mai fatto i krapfen per paura di perdere del gran tempo a creare delle cose immangiabili… ma questo post mi ha fatto venire la voglia! nel lista del 2015. Io non sono Charlie ma per la libertà mi batterò sempre. Ciao, Marica
Giorgia
13 Gennaio 2015 at 15:03Ho fatto qualche tempo fa dei doughnuts da svenire, ma siccome l'impasto era leggermente diverso dal tuo credo che sarò costretta a sperimentare anche la tua versione. Pensandoci bene anche la crema non era proprio uguale… Tocca farli!
Patrizia Malomo
29 Gennaio 2015 at 15:02Ti informo che li farò questo fine settimana e poi ti maledirò nelle mie preghiere per essere fonte costante di tentazione.
Malvagia che non sei altro!
perladarsella
2 Febbraio 2015 at 10:09Bellissimi!
Ho la farina W330 del Molino Rossetto, andrà bene?
FedeB
3 Febbraio 2015 at 14:57Ciao!!! Direi che va bene sai! 🙂
Cinzia
9 Febbraio 2015 at 11:58IL pippone me lo son sorbito, ora mi aspetto che i krapfen (che farò ) siano all'altezza del sacrificio! 😉
Ciao, bionda
Cinzia
FedeB
9 Febbraio 2015 at 12:22Ciao Cinzia!!!! Rimarrai soddisfatta senza dubbio 🙂
e mi raccomando, fanne 20 perchè finiscono subito!!!!! 😀
Aria
9 Febbraio 2015 at 14:27li ho impastati..dalla foto mi smebra che assorbano un pò tanto olio, cosa mi dici? li friggerò domattina!
FedeB
9 Febbraio 2015 at 14:46Ti garantisco il contrario 🙂
devi mantenere l'olio sempre sui 180°c però! 😉
Aria
9 Febbraio 2015 at 16:32Grazie mille! Ti farò sapere il risultato, l'impasto è morbido e profumato, anche se io ho dovuto fare piccole varianti per la mia allergia! E poi, scusa la maleducazione data dalla fretta di prima, io sono Aria, di Aria in Cucina. Piacere di conoscerti, a prestissimo 😉
Federica Simoni
13 Febbraio 2015 at 7:34Confermo che non hanno superato le 36 ore ^_^ veramente ottimi grazie della ricetta Federica! ciao
piero frisenda
21 Maggio 2016 at 21:12Quando non sai cosa scegliere… compra il meglio e non te ne pentirai. Scopri il pronto spaghetti. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NDAzNzkwMSwwMTAwMDAxMixwcm9udG8tc3BhZ2hldHRpLTE4MC5odG1sLDIwMTYwNjIwLG9r