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Primi piatti, Zuppe & Minestre

Tortelli con farina di castagne ripieni di patate e Monte Veronese

Sono esattamente due anni che cucino, da quando io e l’Orso Bruno siamo andati ad abitare insieme.
Tutto è cominciato con un pollo arrosto con le patate.
Con tanto di ricetta alla mano perché neanche quello sapevo fare!
Quella sera a guardare ste coscette di pollo in forno mi facevo tenerezza da sola 🙂
Col passare dei mesi ho cominciato ad acquistare libri su libri che parlavano di cucina, la passione per i fornelli cresceva a dismisura, volevo saperne sempre di più.
Ho cominciato anche a sperimentare, a guardare con occhio critico le ricette che prima prendevo per oro colato, a cambiare le dosi.
E ho imparato a fare smorfie di orrore e gesti dell’ombrello a suon di “col cavolo che ce lo metto con quell’odore orripilante di cimice!” ogni volta che vedo apparire il coriandolo in una ricetta 😀

In tutto questo turbinio di sperimentazioni ogni tanto mi chiedevo da chi avessi ereditato questa voglia di cucinare.
Sì la VOGLIA! Perché io non “devo” provare una ricetta, la VOGLIO provare!! 🙂
Mia mamma? No…lei cucina benissimo, ha il dono invidiabile di cucinare a spanne e far riuscire tutto perfetto ma cucina per mangiare, non ci penserebbe mai a perdere un giorno ai fornelli.
Mio papà? Forse la fissa della ricetta perfetta l’ho presa da lui. Lui ha i suoi classici: la paella che come la sua neanche in Spagna, i zaletti che sono biscotti tipicamente veneziani e lo zabaione.
Mia nonna Maria? Figuriamoci! Quella pensa solo ad andare in gita col prete, se ti invita a cena ti dice “Portate voi qualcosa?”, il suo frigo ha dentro un limone sulla via del suicidio e due uova delle sue galline.
Mio nonno Augusto? Mio nonno Guido? Uomini d’altri tempi, il fornello non hanno mai neanche capito dove stava di preciso.

Per quando riguarda la cucina io ho il dna di mia nonna Gabriella, la nonna paterna.
Purtroppo ci siamo conosciute pochissimo, se n’è andata che io avevo 10 anni. Troppo pochi per conoscere i nostri caratteri, troppo pochi per scambiarci le ricette, ma sufficienti per farmi impastare, per farmi mescolare gli impasti delle torte e per farmi ricordare le sue maratone di frittelle. Sì perché mia nonna a carnevale friggeva 24h al giorno, ce n’era sempre per tutti!

Ho qualche suo tratto giunonico, ho le sue mani affusolate ma forti, ho la sua tendenza ad essere “chioccia”, come lei non temo il burro ma ne faccio una virtù (alla faccia della cucina tisica e modaiola, tiè!).

Come lei, cucino per riunire le persone: perché la cucina è condivisione 🙂

Ho impastato la sfoglia alle castagne pensando a mia nonna e a lei dedico questa ricetta perché grazie a lei ho scoperto la vera passione che smuove il mio cuore: la cucina!

 

 

Tortelli alla farina di castagne ripieni di patate e monte veronese
Piatto: Main Course
Autore: La Blonde Femme
Ingredienti
per la pasta
  • 150 g di farina di castagne
  • 150 g di farina 00
  • 3 uova
  • 4 g di sale fino
per il ripieno
  • 300 g di patate da purè
  • 100 g di Grana Padano grattugiato
  • noce moscata
  • sale e pepe
  • 50 g di Monte Veronese Mezzano tagliato a piccoli cubetti
Istruzioni
per la pasta
  1. Mescolate assieme le farine e il sale, create una fontana e rompete dentro le uova una alla volta amalgamandole pian piano alla farina con una forchetta.

  2. Una volta che avete unito le uova cominciate ad impastare a mano. La vostra pasta fresca è pronta quando non si appiccica più alle mani ed è bella liscia al tatto. Create una palla e avvolgetela nella pellicola, lasciatela riposare mezzora in frigo.

per il ripieno
  1. Lessate le patate e poi schiacciatele in una ciotola come se voleste fare un purè. Unite alla patata schiacciata il Grana grattugiato, la noce moscata e pepe (a vostro gusto). A questo punto assaggiate e, se serve, regolate di sale.

per fare i tortelli
  1. Stendete la pasta, con la macchinetta a manovella (in questo caso l’ho stesa fino alla tacca 5) o col mattarello.

  2. Distribuite dei mucchietti di ripieno di patata su una striscia di pasta, mettete al centro di ogni mucchietto un cubetto di Monte Veronese. Coprite con un’altra striscia di pasta e ricavate i tortelli ritagliandoli con un coltello o una rotella taglia-pasta. Pressate bene di bordi per non fare uscire il ripieno in cottura.

  3. Mettete a bollire l’acqua in una pentola grande, salatela e versate un goccio d’olio in modo che i tortelli non si appiccichino in cottura.

  4. Tuffate i vostri tortelli nell’acqua bollente e cuoceteli per 3-4 minuti, scolateli e conditeli con burro fuso e Grana grattugiato.
    Io ho aggiunto qualche scaglia di tartufo nero della Lessinia che amo molto, ma che potete tranquillamente omettere.

 

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Lover of life, lover of food

15 Comments

  • flavia galasso
    20 Novembre 2013 at 8:33

    Intanto benvenuta a questo bellissimo MTC , splendidi tortelli, ma quello che mi è piaciuto di più è stato il tuo amore per il burro 😉 … (alla faccia della cucina tisica e modaiola…tjè)…ahahahahah, buona giornata Flavia

    Reply
    • FedeB
      20 Novembre 2013 at 18:33

      Ciao Flavia!!! Grazie dei complimenti! 🙂
      Insomma il burro quando ci vuole ci vuole! Poi, se proprio, ci si va a fare una corsetta o un po' di shopping per smaltire, no?? 😀

      Reply
  • ๓คקเ
    20 Novembre 2013 at 15:22

    Cioè Fede no, fammi capire: TU CUCINI SOLO DA DUE ANNI??????
    OK, adesso che sono sotto il tavolo posso riprendere a scrivere.
    Due anni soltanto e già fai queste meraviglie????? Ma non ci posso credere!!! Tu hai un talento innato, ragazza mia!!!!
    Mi hai fatta morire dal ridere con quel gesto dell'ombrello al coriandolo che sa di cimice (però i semi hanno tutto un altro sapore, provare per credere!) e mi hai riempita di tenerezza con gli sketch della tua famiglia.
    Tanto di cappello invece per questi splendidi tortelli, una goduria mai vista.
    Sento che tu mi darai un sacco di soddisfazioni e che da te imparerò un sacco di cose, ed è con le braccia spalancate che ti dò il mio personale BENVENUTO ALL'MTC!!!!!! 😀

    Reply
    • FedeB
      20 Novembre 2013 at 18:38

      Tu imparare da me?? Mapi…ma sei matta? 😀 Sono io che al momento sto risucchiando tutte le conoscenze base sul tuo blog 😛
      Se ho un talento ancora non l'ho ben capito, però passione ne ho moltissima! 🙂
      I semi di coriandolo, come dici tu, sono tutt'altra cosa infatti li adoro! E li uso anche per dare quel non-so-che al petto di pollo alla piastra che se no poverino è proprio triste 😀
      Un abbraccioooone!!! :*

      Reply
  • Andrea
    20 Novembre 2013 at 19:28

    Che buoni questi tortelli di castagne ripieni. Poi quando ho letto che li hai conditi con burro e tartufo ho sentito un gran desiderio di assaggiarli! Auguri per il tuo MTC!

    Reply
    • FedeB
      20 Novembre 2013 at 19:36

      Ciao Andrea!!! Io metterei il tartufo ovunque!! Tutto sommato è anche una spesa abbordabile, per quattro persone si sta sui 5€ 🙂
      Ciao e grazie!!! 🙂

      Reply
  • la signorina pici e castagne
    21 Novembre 2013 at 10:46

    ti sto immaginando alle prese con una ricetta, e… mi fai troppo ridere!!!!
    i tuoi tortelli invece mi fanno una gola pazzesca, li hai fatti benissimo!!! sono perfetti!!!! ma tu lo sai già, vero?
    complimenti davvero, perchè quei tortelli me li immagino facilmente e sento quel profumino di tartufo e formaggio che…… aaaaaaaaaah!
    bacio!!!
    p.s.: al prossimo mtc impongo l' assaggio personale dei piatti : ))))

    Reply
    • FedeB
      21 Novembre 2013 at 12:44

      Grazieeee!!! Ma che tesoro che sei!! 🙂
      Quando cucino entro in una sorta di trans, mi rilasso, faccio tutto con attenzione…cosa che non mi riesce in nessun altro campo!!
      Questi tortelli ti assicuro che erano strepitosi, tentare di fotografarli per 20 minuti in tutte le posizioni è stata una cosa al limite del masochismo con quel profumo di burro e tartufo!! 😀
      Ne ho qualcuno nel congelatore…fai un salto da me per cena? 😛

      Reply
  • Saparunda
    23 Novembre 2013 at 13:08

    Mi sono nascosta dentro l'armadio quando ho letto che cucini da SOLO due anni. Ho riso quando pensavi da chi potessi aver ripreso la voglia di cucinare. Ed ho pianto mentre leggevo i ricordi che hai di tua nonna.
    Anche io avevo una nonna così speciale, ed anche la mia se ne è andata via troppo presto. Io ero ancora più piccolina di te, avevo 7-8 anni e la vedevo poco, solo durante le vacanze estive o invernali o quando riuscivamo a tornare al paese nei fine settimana. Eppure, lei è nel mio cuore. E nelle mie mani…visto che sono sottili e affusolate come le sue!
    Bellissimo post! E ricetta strepitosa!!!!

    Reply
    • FedeB
      23 Novembre 2013 at 14:58

      Grazie!!! :)) Ricevere questi complimenti da te che hai così tanta esperienza e bravura mi fa emozionare!!
      Grazie grazie grazie!! 🙂

      Reply
    • Saparunda
      23 Novembre 2013 at 16:24

      Io esperienza??? Naaaa!!! Forse sto incominciando ora…. 🙂 Tu sei di gran lunga più brava, e non lo dico per falsa modestia, lo penso veramente!!!

      Reply
  • Alessandra Gennaro
    27 Novembre 2013 at 7:27

    Ma benvenuta, Fede, bevenuta!!!! e finalmente, me lo lasci dire?
    L'mtc non poteva più fare a meno di una come te: me lo sentivo, e ora che ho letto il tuo post ho anche capito perché: perchè hai curiosità, talento, umiltà e passione, condite da quel pizzico di autoironia che ci permette di metterci in gioco, ogni volta, senza demoralizzarci se va male e senza esaltarci troppo, se va bene. e questi tortelli ne sono la prova. Per inciso, lo tsunami che si è levato alla pubblicazione della tua ricetta è solo il sospiro di solievo di chi ha pensato "meno male che non ha partecipato alla sfida dei plin": quella sfoglia è roba da professionisti consumati! mi sa ce ne vedremo delle belle, con te… e lo posso dire, che sono contentissima???

    Reply
    • FedeB
      27 Novembre 2013 at 12:58

      La curiosità è il mio motore e l'autoironia il lato più prezioso del mio carattere!
      La sfida del plin l'ho seguita attentamente e sono rimasta a bocca aperta davanti a certi risultati!
      Preparare i cibi da zero per me è molto emozionante: impastare una sfoglia con le proprie mani crea un legame forte fra noi e chi la mangerà. Non so bene come spiegarmi ma secondo me tu mi capisci! 🙂
      Sono felicissima di essere delle vostre e non vedo l'ora di raccogliere il guanto della prossima sfida!!!! :))

      Reply
  • Anna Luisa e Fabio
    28 Novembre 2013 at 16:06

    Bellissimo questo racconto. E' proprio il quadro di come nasce la passione per il cibo e per la cucina. E penso che capiti più o meno a tutti così, poi quanso si hanno i propri spazi ( e soprattutto i propri fornelli) diventa tutto più semplice.
    Quella del coriandolo mi ha fatto ammazzare dalle risate, perché è vero! Diciamocelo. Davvero un gran bel piatto.

    Fabio

    Reply
  • FedeB
    28 Novembre 2013 at 17:58

    Ciao Fabio!! Che bel blog che avete tu e Anna Luisa! 🙂
    La svolta di avere la mia cucina è stata fondamentale! Mia mamma è gelosissima dei suoi fornelli quindi non sono mai riuscita ad avvicinarmi troppo :))
    Il coriandolo? Che condanna! E pensare che parecchi chef in tv ne mettono quintalate a decorazione dei piatti….dici che abbiano gusti perversi?? 😀

    Ciao!!!! 🙂

    Reply

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