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Assieme allo spritz / Hamburger & Panini / Viaggi & Avventure

Ricche tapas e cotillons: il Bar Texas di Zaragoza

Quando torno da un viaggio mi succede sempre di portarmi dietro il ricordo, e al contempo la nostalgia, di un posto che ho scoperto per caso e subito amato. Succede anche a voi?
Nel caso del viaggio in moto in Spagna il mio cuore è rimasto incatenato alle serrande del Bar Texas in Calle de la Libertad a Zaragoza.

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La sera in cui l’ho scoperto, io e i miei compagni di viaggio, eravamo piuttosto abbacchiati dopo aver preso una gran fregatura in un bar fighetto a pochi passi da lì. La cosa che mi ha attratta da subito era lo scarso sex appeal e il fatto che i due teneri vecchietti che lo gestiscono (e che lo hanno aperto nel 1946!!!) erano completamente pazzi e discretamente inosservanti di qualsivoglia legge sull’igiene. Una chicca su tutte: la ventola di aspirazione completamente incrostata e incollata dal grasso della frittura.

All’interno un bancone, che credo sia rimasto uguale dall’apertura del locale, pieno di tapas di ogni tipo e in più la nonnetta friggeva al momento patate fresche fatte a cubi e servite con una salsa diabolica (le cosiddette patatas bravas che però non so se si facciano esattamente così).

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Il nonnetto proprietario del bar ha impiegato ben poco a capire che io fossi una buona forchetta e che fossi piacevolmente dedita all’alcool, soprattutto al vermouth (devo averglielo detto in qualche lingua, immagino): mi ha raggiunta al tavolo, bottiglione alla mano, per farmi assaggiare il suo vermouth fatto in casa per cui il Bar Texas è tanto famoso in zona. Era di un buono esagerato e credo che possa andare benissimo anche per guarire dalla febbre, dal mal di gola e potrebbe sostituire egregiamente il mercurio cromo sulle ferite!

Un’altra delle diecimila peculiarità è costituita da un campanone da mucca appeso sopra alla cassa che viene suonato ogni volta che un cliente lascia il resto in mancia.
La prima volta che, inconsapevolmente, non ho accettato i 10cent di resto il proprietario ha cominciato a suonarla come un matto facendomi venire un coccolone!!

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Ci siamo tornati due sere di fila, rimanendo dall’apertura alla chiusura e l’apice della meraviglia è stato raggiunto dal nonno la seconda sera: abbiamo chiesto un’ultima caña e lui ridendo ha scosso la testa e ci ha dato questo biglietto che ancora conservo attacco al frigo.

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Fronte

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Retro

PS: a dimostrazione che è un posto meraviglioso dove dovreste assolutamente andare, su Tripadvisor, centinaia di turisti con la puzza sotto al naso lo hanno disprezzato per il suo essere rustico (a dir poco!).
Io dico che, poverini, sono sfigati e non capiscono niente.

In onore di quelle meravigliose serate al Bar Texas ho deciso di inventare delle tapas usando la cipolla come ingrediente che facesse da filo conduttore: l’ho fritta, l’ho fatta ripiena e l’ho messa dentro una frittata!

Una volta tanto, non ho trascritto le ricette ma ho messo direttamente i miei appunti fotografati.

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TAPA DI CIPOLLA RIPIENA

Per questa preparazione ho utilizzato delle cipolle dolci di Cévennes, il mio fruttivendolo me le ha consigliate perché sono adatte a questo tipo di ricetta. Credo che non si trovi così facilmente ovunque ma basta che utilizziate una cipolla dolce (giarratana o tropea per dirne un paio), appunto, adatta a questo tipo di cottura nel sugo.
Mi sono ispirata ad una tapa che ho avuto occasione di mangiare a Barcelona, sono andata un po’ a ricordi e un po’ su internet trovando che la preparazione originale si chiama Cebolla Asturiana.
Tra ricordi e tradizione è nata la mia cipolla ripiena.

 

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MONTADITO CON POLLO FRITTO, ANELLI DI CIPOLLA FRITTI E COLESLAW

Ho trovato questa pastella per pollo fritto su honestcooking.com e l’ho voluta provare fidandomi ciecamente! E’ molto buona e rende il pollo saporito e leggermente piccante!

 

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PINCHO DI FRITTATA ALLE CIPOLLE E PANCETTA CROCCANTE

Questo pincho può essere accompagnato da salsa barbecue o HP.
O anche niente: decidete voi!

 

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La mia tapa preferita è stata senza ombra di dubbio la cipolla ripiena, ne avrei potute mangiare altre diecimila!
Ma in generale direi che è stato tutto sia stato molto, molto gradito: una cena STUPENDA!

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Spero di avervi dato qualche spunto per una cena o un aperitivo.

Ed io mi auguro di poter tornare, prima o poi, al Bar Texas!!!

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Lover of life, lover of food

29 Comments

  • Valentina
    24 Ottobre 2016 at 8:19

    Avrai anche riso per il mio Boss delle Tapas, ma a leggere il tuo mi sono piegata. Dalla ventola di aspirazione bloccata per la sugna depositata sulle pale, al campanaccio da mucca suonato dal nonnetto, al nome besame mucho dopo aver mangiato un quintale di cipolla (che io amo, e pace per chi mi sta vicino)…. il colpo di grazia lo ho avuto quando ho letto il messaggio per farsi riportare a casa… io li amo! Se potessi prenderei baracca,cani e burattini e mi trasferirei in Spagna, ovunque sia, proprio per queste loro peculiarità. La cipolla ripiena la faccio.

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    • FedeB | La Blonde Femme
      24 Ottobre 2016 at 15:48

      La cipolla ripiena è veramente da sturbo anche se i miei commensali hanno preferito il montadito! Storie di bar di tapas ne ho veramente tante perché, ogni volta che metto piede in Spagna, ne provo qualcuno e mi piace sempre scegliere i meno chic 😀

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  • Elisa Dondi
    24 Ottobre 2016 at 8:22

    Innanzitutto adoro la cipolla in ogni versione quindi ho salvato tutto..che si rifà subito! Primo! Poi adoro il tuo modo di scrivere…nel senso di raccontare ma anche letteralmente di scrivere a mano! E adoro le foto dei fogli delle ricette e dei progetti. È così vissuto e poetico! Meraviglioso! Baci a Massimino che chissà che dolce era diventato il latte con tutta quella cipolla! ???

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    • FedeB | La Blonde Femme
      24 Ottobre 2016 at 15:51

      Guarda, ero terrorizzata all’idea che tutta quella cipolla potesse fare qualcosa al latte ma per fortuna non è successo niente 😀

      Reply
  • Dani
    24 Ottobre 2016 at 10:50

    Ho passato tre mesi a Saragozza, sono passata più e più volte in Calle de la Libertad ma non ho mai frequentato il bar Texas. Pensando e ripensando mi sovviene qualcosa, un posto dall’igiene veramente discutibile nel quale non osai fermarmi un giorno in cui sembrava essere tutto chiuso, ma forse mi sto solo condizionando da sola. Fatto sta che se mai tornerò a Saragozza (e lo spero vivamente data che mi è rimasta nel cuore), una tappa in questo bar non mancherà.
    Le tue tapas sono meravigliose, la prossima volta vengo io a tenerti Massimino in cambio di un bell’assaggio 😛 Un bacio grande!!

    Reply
    • FedeB | La Blonde Femme
      24 Ottobre 2016 at 15:56

      Ma in effetti il bar Texas non ispira per niente candore e Napisan 😀
      Ma ti assicuro che non ho sofferto di nessun effetto collaterale! Se ci ricapiti prova 🙂

      Reply
  • Mariella
    24 Ottobre 2016 at 11:54

    Viva la cipolla e abbasso i fighetti che la demonizzano! E tu l’hai declinata in maniera interessantissima!

    Reply
  • FranciCarloni
    24 Ottobre 2016 at 15:04

    Abbiamo molte cose in comune, io e te! Anche io adoro i viaggi avventurosi e preferisco mille volte posti rustici ma autentici che quei pustaz per gastrofighetti dove il cibo “al sa tot ed carton!” 😀
    Ma più di tutto queste sono le tapas che avrei voluto fare io, se avessi un terzo del tuo genio culinario! adoro la cipolla in ogni forma e cottura, dona ai piatti un pò (ok, un bel pò!) di sapore e combatte l’appiattimento della vita quotidiana 🙂
    e poi i tuoi appunti, sono già un cult! anche io scrivo le idee, mi piace programmare e fare liste, più che altro perchè tendo sempre più a scordare le cose.. sarà l’età!
    grandissima Fede!

    Reply
    • FedeB | La Blonde Femme
      24 Ottobre 2016 at 16:04

      Ahahahahahha “el sa tot de carton” 😀 anch’io non sopporto quei posti da fregatura! E rabbia doppia se ci capito in Italia!!
      Sai che all’inizio ho avuto anch’io la tua idea di sfruttare qualche sfida mtc?? Volevo fare croissant, kaki age e l’uovo alla benedict…poi ho abbandonato 😀
      Adoro prendere appunti, adesso con Massimino riesco ad accendere pochissimo il pc e quindi mi appunto qualsiasi cosa!!!!!

      Reply
  • Susy May
    24 Ottobre 2016 at 15:08

    Te sei una tipa cipollara come me e con questo post meravigliosissimo non ci sono dubbi che ci hanno separate alla nascita!.
    Tesoro io sono stata a Saragozza ma mi sono persa il peggior bar…porca pupazza mi sa che ti tocca ritornarci con me! Ti lovvo amica mia, ti lovvo!!!!!

    Reply
    • FedeB | La Blonde Femme
      24 Ottobre 2016 at 16:08

      Ma tesoro mio! Cipolliamo assieme che ci passa la paura 😀
      Andare al bar Texas assieme? Sei sicura? Non so se poi riusciremmo a tornare a casa!!! Ahahahhahaah

      Reply
      • Saparunda
        25 Ottobre 2016 at 8:47

        ehi ehi! Sono gelosa…a questo punto voglio cipollare anche io con voi! Come vi siete permesse di escludermi? 🙂
        Fratella cara, a Zaragoza non sono mai stata (inizio a mettermi il cilicio) e ora vorrei proprio andare al Bar Texas e conoscere il nonnetto. Prima però mi strafoco delle tue tapas. La cipolla ripiena è da sturbo. Secondo te riesco a mangiarla in un solo morso? Bada che son piccola solo all’apparenza, quando mangio mi trasformo… :)))

        Reply
  • Flavia (Elisa Baker)
    24 Ottobre 2016 at 20:14

    Prossima sfida così… ci incontriamo tutte e tre con la Cri e cuciniamo tutte insieme…almeno “il pulir dopo sarà ….più lieve”!…ahahahahah jo besate mucho

    Reply
  • Michael
    25 Ottobre 2016 at 5:33

    Io vivo in India, niente può spaventarmi ormai… :))
    Chiudi gli occhi e mangia è diventato il mio motto e quello di chi mi segue nelle avventure dello street food locale. Tanto è cotto 😉
    Però quel vermouth fatto in casa, ecco, no, quello qui non c’è, il massimo delle aspirazioni è un chai che bolle dieci ore al giorno. Quindi, devo tornare a Saragoza.
    Ascolta, senza togliere niente alle altre die ricette, tutte spettacolari, ma quel montadito me lo sto sognando da ieri e credo che lo farò presto.
    E sarà pure che non hai avuto tempo, ma le foto delle ricette su fogli volanti con i disegnino sono il top. Adoro.
    un abbraccio, e un bacino a Massimino.
    Mich.

    Reply
    • Michael
      25 Ottobre 2016 at 5:35

      dimenticavo.
      il foglietto del bar è da incorniciare :))

      Reply
  • Giulietta
    25 Ottobre 2016 at 7:18

    E sarebbe stato un peccato anche per noi, perché le tue proposre sononun’esplisione di ciò che tu sei.
    Sei troppo ma troppo geniale, estemporanea, creativa e divertente.
    Un bacio, mio bella Fede.

    Reply
  • Giulietta - Alterkitchen
    25 Ottobre 2016 at 7:36

    No, vabbè, ma il bar Texas lo voglio troppo!
    Sai, in questo periodo sento i malanni di stagione, il vermouth del vecchietto potrebbe risolvere tutto ??
    Bellissime le tapas alla cipollara, io che adoro le cipolle cotte (crude un po’ meno, che mi si ripropongono) avrei fatto incetta!!

    Reply
  • Patty
    25 Ottobre 2016 at 9:14

    I tuoi post sono una mano santa per il mio umore. Pur avendo girato la Spagna in lungo e in largo, non sono mai stata a Saragoza, ma posso confermarti che mio marito ed io siamo tra quelli che osano l’accesso nelle bettole, quesi posti a cui non daresti una lira, dove specialmente non ci siano orde di turisti perchè solo la presenza locale è indice di schiettezza. Posti come questo ne abbiamo sperimentati molti, ma quello che vince su tutto nel tuo caso, è la simpatia dei gestori, il loro spirito da ragazzini terribili…alla lettura del biglietto, mi sono ribaltata. Come si fa a non abbracciare e baciare uno che ti fa sentire così bene?
    Proprio come quando leggo i tuoi post.
    Sulla fatica di questa sfida, la comparo solo a quella dell’American Breakfast (e forse all’hamburger, ma lì la colpa è solo mia perché volli farne 3 diversi tutti insieme). Dopo 3 tapas, sembrava che nella mia cucina fosse esplosa una mina. Una fatica da deficienti.
    Le tue tapas sono gagliarde come ogni cosa che fai. Ti assomigliano e nonostante la cipolla non sia il mio ortaggio preferito, scofanerei tutto in tua compagnia.
    Ti adoro, ma già lo sai!

    Reply
  • Kika
    25 Ottobre 2016 at 9:41

    Le ricette scritte a mano, sei il mio mito indiscusso! So cosa vuol dire cucinare con un folletto in giro, pensando alle ricette, recuperare gli ingredienti, metterli insieme… non perdere mai questo spirito, tuo figlio è fortunato. Anche noi un po’, ad averti in giro.

    Reply
  • lagaiaceliaca
    25 Ottobre 2016 at 14:51

    la cipolla qui va per la maggiore, e non so cosa preferirei. forse quelle ripiene, non oso nemmeno immaginare come sia quel sughetto che ha cotto due ore. e quel ripieno così leggiadro. ma anche il paninazzo, così light e delicato. e che dire della frittata col bacon.
    e poi scrivi benissimo bertuzzi, mi piace un sacco il tuo stile.
    la tua cucina è veramente splendida, fantasiosa ma di sostanza.
    credo che fra noi ci siamo più divergenze che vicinanze nella visione del mondo, ma se ci trovassimo davanti ai fornelli andremmo sicuramente più che d’accordo.
    complimenti, davvero! non so se vincerai, e te lo meriteresti, dopo così tante partecipazioni di livello eccezionale, ma sappi che se dovessi scegliere a che bar fermarmi, il tuo sarebbe uno dei primi!!!
    p.s. fantastici i vecchietti!

    Reply
  • Sabry
    25 Ottobre 2016 at 16:03

    mi hai fatto ridere, bella storia e buone tapas, e bel blog! passa a trovarmi!

    Reply
  • Valentina
    26 Ottobre 2016 at 15:03

    tu sei sempre la meglio, Fede 🙂 Io la cipolla la amo e la adoro, penso che avrei difficoltà a scegliere, quindi quando io verrò dalle tue parti prepara tutto in abbondanza, così posso scegliere con calma! e i tuoi appunti sono fantastici 🙂 mi piace questa cosa, dà calore e familiarità!

    Reply
  • cristiana
    26 Ottobre 2016 at 23:04

    Grande Fede: ci sei riuscita! Sai come cucinavo quando avevo Lorio piccolo? Me lo legavo con una tovaglia sulle spalle, alla maniera africana…poi si sono inventati le fasce fighette, che non ho mai saputo legare per via delle tette ingombranti. Mi piace un sacco la descrizione de locale, perché rappresenta il tuo modo di viaggiare e il modo di viaggiare di una persona racconta molto del suo essere. La cipolla per me è vincente, perché mi piace da matti e tutte e tre le versioni sono perfette. D’ora in poi solo sugli appunti: sono bellissimi!

    Reply
  • Ilaria
    27 Ottobre 2016 at 14:11

    Ecco parliamo degli appunti, che delle ricette abbiamo già parlato 😉 Grande idea, first, anche perché tu hai una calligrafia davvero bella e chiara, un po’ come sei tu. E poi appena li ho visti mi è subito tornato in mente un bigliettino, scritto a mano, che ho ricevuto a Natale…sappi che se non te l’ho detto all’epoca ho apprezzato moltissimo il gesto. Un gesto antico, ma pieno di sensibilità e purezza d’animo. Ma cosa sto scrivendo?!? Finisce che ti rovino la reputazione. Prrrrrrrrrrrrrr

    Reply
    • FedeB | La Blonde Femme
      30 Ottobre 2016 at 9:46

      Ma che tenera che sei 🙂
      Mi piace un casino scrivere a mano, appena posso lo faccio!

      Reply
  • alessandra
    30 Ottobre 2016 at 4:59

    Fede, sposami.
    punto

    Reply
  • Mai
    30 Ottobre 2016 at 5:40

    Il tuo post è lo spiritu del tapeo in pieno!
    Tu hai lo spirito del tapear!
    E per me sarebbe un onore ir de tapas con tigo!

    E questo mi sà che diventa il post più corto della storia delle tapas dell’MTC, per adesso…
    o almeno diciamo il meno lungo, anche perché potrei scrivere fiumi di parole e tutte sarebbero positive e sdolcinate. E lo sapiamo che tanto te come me, vere arieti e per tanto donne forti, (deferro) noi siamo portate per le cazzatine e sdolcinamento, non va per la maggiore, vero?
    Ecco allora lasciamo stare così, e facciamoci le tapas da te perché l’abrai preso un paio di bottiglie di quel bermout “made in bar texas”, dimmi di si!!
    Senti Fede, ti voglio bene con o senza cipolla! Ma si da il caso che la cipolla piace anche a me, perciò mi sà che te beso mucho!

    ps. ho corretto per fortuna prima di mandarti questo post, perché mi sono resa conto che il file di testo al posto di tapas, tapeo o tapear mi correggeva in automatico con “tappo”! E il senso della frasse poteva essere frainteso!!! E anche se sono le 5 del mattino (orario normale per me) mi sono messa a ridere che anche ho svegliato i cani!

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