Chi mi legge sa che sono una patita di libri di cucina.
I miei colleghi ogni volta che vedono arrivare un pacco “Amazon” mi prendono in giro, l’Orso Bruno si dispera e io godo….godo immensamente!
Compro per il 90% libri in lingua originale, sia essa inglese o francese.
Ogni tanto mi fido a prenderne anche qualcuno tradotto in italiano e puntualmente mi rendo conto che faccio male, molto male!
Il perché è presto detto: le traduzioni sono fatte male da persone che spesso non sono dentro i meccanismi della cucina e non ne conoscono i termini giusti.
Un classico è “mustard” che viene tradotto “mostarda” e che invece è SENAPE!!!
Cavoli….non è proprio la stessa cosa!
La versione italiana di “Patisserie” di Christophe Felder (casa editrice 24 Ore Cultura) non è stata da meno.
Quest’estate durante le vacanze l’ho usato parecchio, visto che avevo tutto il tempo di aspettare lievitazioni e tempi di riposo in frigo, e ho trovato più di una ricetta tradotta con pressapochismo e addirittura, errore imperdonabile, dosi sbagliate.
Questa brioche ne è un esempio.
Il testo originale trovato su internet recita “250g de farine type 45 ou 55”, il libro tradotto in italiano invece riporta “50g di farina di tipo 00 o di avena”, la traduzione giusta dovrebbe essere stata “250g di farina tipo 00”.
50 grammi di farina sono veramente pochi per fare questa brioche, l’errore è palese.
L’indicazione sulla farina d’avena non so da dove sia stata ricavata e neanche voglio saperlo.
Abbastanza inviperita (visto che ho investito ben 4o€ in questo volume) ho deciso di chiedere spiegazioni, riguardo gli errori, a Christophe Felder in persona scrivendogli un’email.
Ovviamente non mi aspettavo alcuna risposta…e invece nel giro di qualche ora eccola là: un’email del grande pasticcere nella mia casella di posta!
Voilà:
Bonjour,
oui malheureusement, c’est l’éditeur italien qui a acheté les droits qui a fait traduire le livre patisserie, mon éditeur est au courant et assez enervé! (mais il à cédé les droits, comme cela se fait dans l’édition..) mais comme on me l’a déja dis,on regarde ce qu’on peut faire!
bien à vous
Christophe Felder
In sostanza la colpa è tutta dell’editore italiano che ha acquistato i diritti del libro e l’ha fatto tradurre da cani, l’editore di Felder è al corrente di tutti questi errori ed è per questo molto incazzato ma purtroppo ci si può far poco.
Ma dico io, ma si può???
Si può spendere fior fior di quattrini per acquistare i diritti di un libro così bello e completo e poi farlo tradurre a casaccio?
No, non si può.
E soprattutto non si deve perché, prima di tutto, si fa fare una pessima figura al signor Felder che proprio non lo merita e in secondo luogo perché chi decide di sborsare 40€ per un libro di pasticceria merita delle ricette affidabili e che riescano al primo colpo, non deve succedere che si deva ricorrere a Google per cercare le giuste dosi e il testo originale in francese per poi tradurselo da soli.
E qua faccio un appello: prendete me a tradurre i libri di cucina!
So l’inglese e il francese, conosco i termini tecnici e tutti gli ingredienti, mi porto la merenda da casa, so essere silenziosa e non sporco.
Ai primi 5 editori che mi contattano regalo una di queste brioche!
da "Patisserie"
- 250 g di farina di grano tenero tipo "00"
- 30 g di zucchero semolato
- 1 cucchiaino raso di sale fino
- 10 g di lievito di birra fresco
- 3 uova circa 150g
- 165 g di burro a temperatura ambiente
- farina per il piano di lavoro
- 250 ml di latte intero
- 10 g di burro
- ½ baccello di vaniglia
- 2 tuorli
- 50 g di zucchero semolato
- 20 g di Maizena + 1 cucchiaio raso di farina
- 120 g di gocce di cioccolato
- 1 uovo
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In una ciotola mettete la farina, lo zucchero, il sale e il lievito sbriciolato. Prestate attenzione affinché il lievito, in questo primo momento, non venga in contatto con il sale e lo zucchero altrimenti richia di passare a miglior vita e addio brioche!
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Aggiungete le uova e cominciate a lavorare a mano per un paio di minuti, in modo da ottenere un impasto denso e consistente.
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A questo incominciate ad incorporare il burro morbido, un po’ alla volta, impastando fino a che è completamente assorbito.
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Infine, allo scopo di ottenere una pasta brioche perfetta ed elastica dovete impastare 10 minuti a mano (su un piano di plastica o marmo, evitate il legno se possibile!) oppure 5 minuti nella planetaria, col gancio a uncino, a velocità media.
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Vedrete ad occhio quando è pronto l’impasto perché risulterà liscio e, nel caso della planetaria, si staccherà dalle pareti della ciotola. Il profumo è qualcosa di strepitoso!
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Fate lievitare, coperto con un panno umido, per un’ora e mezza a temperatura ambiente.
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Fin che l’impasto lievita preparate la crema pasticcera: fate scaldare a fuoco medio il latte con il burro e il baccello di vaniglia aperto a metà e con i semini interni raschiati.
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Nel frattempo in una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete il mix di Maizena e farina e date un altro paio di mescolate vigorose giusto per amalgamare tutto.
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Quando il latte è giunto a bollore, togliete il baccello di vaniglia e versatelo sul mix di uova continuando a mescolare. Rimettete il tutto a cuocere sul fuoco fin che la crema diventa bella densa.
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Trasferite in una ciotola pulita, coprite con pellicola a contatto, fate raffreddare completamente e mettete in frigo.
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Prendete l’impasto della brioche, stendetelo in un rettangolo dello spessore di 4-5mm e mettetelo per una decina di minuti nel congelatore a rassodare, sarà poi più facile da lavorare.
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Togliete la crema dal frigo e lavoratela un po’ con una frusta per farla tornare liscia.
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Mettete l’impasto steso sul piano di lavoro, spalmateci sopra la crema in modo da coprire la metà inferiore del rettangolo e cospargete con le gocce di cioccolato.
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Ripiegate l'impasto e lisciatelo un po' con le mani per far uscire eventuali bolle d'aria.
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Con un coltello tagliate dei rettangoli di 3cm di larghezza circa, appoggiateli su una teglia coperta di carta forno. Lasciate un po' di spazio fra una brioche e l'altra in modo che abbiano spazio per lievitare.
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Coprite con un panno umido (o con della pellicola leggermente appoggiata) e fate lievitare per 2 ore e mezza a temperatura ambiente.
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Venti minuti prima che finisca la lievitazione pre-riscaldate il forno a 180°C.
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Spennellate le brioche l'uovo sbattuto (con delicatezza, altrimenti si sgonfiano) e infornate per 16-18 minuti, o finché sono ben dorate.
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Lasciate intiepidire e godetevi questa meraviglia!
- Per un'ottima riuscita dell'impasto il burro DEVE essere a temperatura ambiente, tiratelo fuori dal frigo anche un'ora prima di cominciare.
- La scelta del ripieno sta a voi! Potete anche riempirle di Nutella o marmellata e al posto delle scaglie di cioccolato potete usare dell'uvetta.
- L'impasto ovviamente è perfetto anche per delle brioche senza ripieno: una volta steso ritagliate dei rettangoli, fate lievitare per un paio d'ore, glassate con l'uovo sbattuto e poi infornate a 180°C per 16-18 minuti.
- Non si conservano per molto tempo, ho mangiato l'ultima brioche due giorni dopo averle fatte e ho dovuto scaldarla un po' nel tostapane per farla riprendere un po'.
29 Comments
SaiPiperina
15 Settembre 2014 at 9:04Dai Blonde, proponiti per le traduzioni… fallo davvero, perché no???? Non sporchi neancheeeeee, ehi ma che c'entra??? va bè poco importa, IO CREDO CHE CE LA PUOI FARE!!!!
Ora ritorniamo alla ricetta, ommmiodddddioooooooooo, ma tu chi sei??? l'Angioletto tentatore??? a queste non si può proprio dire di no… tra l'altro le ho viste mentre facevo colazione con dei semplicissimi biscotti coop… tristezzaaaaaaaa!!! Ma l'Orso Bruno si rende conto di quanto sia fortunato ad avere accanto una donna che gli prepara tutte 'ste leccornie??? Io ti vorrei come vicina… sia chiaro contraccambierei con altrettante leccornie che i miei vicini gradiscono molto.
FedeB
16 Settembre 2014 at 11:13Ciao cara!
Mi state convincendo un po' tutti a tentare sai? 🙂
Prova a farle queste brioche! L'impasto è una cavolata da fare e sono stupende, anche senza crema se non hai tempo o voglia di farla!
Francy BurroeZucchero
15 Settembre 2014 at 16:11Sei un mitoooo !!! Dritta al cuore del problema e la diretta con il Mitico fanno di te la mia fonte di ispizione x i secoli a venire!!! E questa brioche è da svenimento! Bertuzzi for president!!
FedeB
16 Settembre 2014 at 11:14Sìsì non ti dico quando dal cellulare ho visto l'email di risposta! 😀
Per un attimo, con la sua incazzatura, mi è sembrato così umano! 🙂
CorradoT
15 Settembre 2014 at 19:09Scusa, ma perche' non ti proponi all'editore italiano, riportando le tue (giustissime) osservazioni? Se non e' proprio uno stupido dovrebbe approfittare dell'occasione (sei anche di modeste pretese, non sporchi…..).
Puoi benissimo lavorare da casa, avrai delle punte di lavoro quando ti passano una traduzione (leggi: la notte), ma integreresti il reddito del lavoro che gia' hai, e che non devi lasciare.
Io nei tuoi panni ci farei un serio pensierino 🙂
FedeB
16 Settembre 2014 at 11:20Ho deciso di tentare sai! 🙂
Mi avete dato un po' di coraggio e insomma, traduco ricette dai libri per me o per amici tutti i giorni quindi lo so fare!
Solo che….si fideranno solo della mia buona fede??? Devo provare! 🙂
Grazie dell'incoraggiamento Corrado!
mari ►☼◄ lasagnapazza
15 Settembre 2014 at 20:40Ma la farina d‘avena perché non l‘hai messa? 🙂
Bravissima, è proprio così, questo traduttore magari non fa testo perché peggio di così non si può fare, ma di solito, nella migliore delle ipotesi chi traduce non capisce un tubo di cucina e quindi l‘errore è frequentissimo.
FedeB
16 Settembre 2014 at 11:31Mari!!! Con la farina d'avena potrei fare le brioche da mandare al traduttore cosa dici? 😀
Stefania FornoStar Oliveri
15 Settembre 2014 at 20:53Avendo scritto un libro, anzi due, anzi tre, senza traduzione, peraltro, ti posso dire che pur avendolo ricontrollato mille volte, può sfuggire qualche errore, per cui invece di 250 un 50 può capitare… tutt'altro discorso invece è per la farina di avena… questo è proprio un'aggiunta, una storpiatura, esattamente come mustard, non è mostarda!
Io voto per te, ti voglio come traduttrice!!! <3
FedeB
16 Settembre 2014 at 11:45Stefania, guarda posso capire l'errore sui 250g….ma accidenti la traduzione è veramente da brrrrrrividi!!! :)))
Francesca Frankie
16 Settembre 2014 at 6:23Anche io voto te come traduttrice!!!
Ecco ora quando mi capitano le ricette francesi ti chiedo aiuto!
Senti ma queste brioches sono strepitose!!!!! me le immagino con una tazzona di latte da pucciare come se mon ci fosse un domani! Super gnam!!!
Ps tornando alle moto, ti sei mai fatta 50 km con la tela della ruota a vista? Beh io si TERRORE
FedeB
17 Settembre 2014 at 20:17Ma che tesoro che sei! 😀
Sul francese chiedi pure a me, giuro che non ti faccio fare le torte con la farina d'avena 😛
Grazie a dio mai andata su una moto che aveva le gomme sulla tela, l'unica volta che ci è successo siamo tornati a casa subito!!!!
An Lullaby
16 Settembre 2014 at 10:38Mi presento, sono Antonella della casa editrice "Quanto mi piace questa brioche" e vorrei farle una proposta, ma prima di accettare ho bisogno che Lei mi spedisca una dozzina di queste, per ragioni che adesso non posso spiegarLE.
Non ci sei cascata vero? 🙁 Mi ispirano moltissimo!
FedeB
17 Settembre 2014 at 20:32Guarda, una brioche la meriti per la buona volontà! 😀
Araba Felice
16 Settembre 2014 at 10:44Grande Fede!
Concordo su tutto, e non compro un libro in Italiano manco a morire. Aggiungo: una volta guardavo Nigella su Gambero Rosso e passavano i sottotitoli in italiano. MI si drizzano i capelli in testa leggendo che "poached egg" è stato tradotto con UOVO SODO O_O
Scrivo al Gambero Rosso per chiedere lumi e mi dicono che non sanno nulla, "appaltano" le traduzioni ad agenzie del settore e nessuno controlla.
Proponiti tu, piuttosto!!!
E la brioche è favolosa (nonostante manchi l'avena 😀
FedeB
17 Settembre 2014 at 20:47Beh ecco, la gioia delle gioie era proprio la traduzione dei programmi di Nigella!
Roba da morir dal ridere! 😀
Eh..l'avena magari dava il tocco in più…ma non ho voluto osare! 😛
Cristiana Beufalamode
16 Settembre 2014 at 20:23ti dico solo che idiota come sono seguendo alla lettera una ricetta di Felder ho messo 20 g di cannella in un impasto: puoi immaginare quanti siano??? Queste tue, rivedute e corrette, le provo almeno vado sul sicuro!
FedeB
17 Settembre 2014 at 20:48Madoooonna!!! 20g di cannella è na roba che ti resta nel naso per un mese!!!! 😀
Non oso immaginare!!!
Cucina Teorica
17 Settembre 2014 at 8:30Intanto ti dico che vado matta per queste brioches! Mi delude molto che un editore possa far pubblicare un libro di cucina, dove le dosi sono fondamentali, con una traduzione aprossimativa. Una volta trovai un caster oil tradotto come olio di castoro!!!
Ciao Isabel
FedeB
17 Settembre 2014 at 20:58Ciao Isabel! Beh ma dai!! L'olio di castoro!!! 😀 Ma son pazzi!!!! 😀
Giulietta | Alterkitchen
20 Settembre 2014 at 7:53Copio il tuo appello, lo incollo, e mi ci aggiungo: non solo mi porto la merenda da casa, non sporco e sto in silenzio, ma abbaio anche per allontanare chi importuna! 😀
Scherzi a parte, anche io trovo imperdonabili questi errori palesi e gravissimi, ma ora posso approcciarmi a queste brioche senza paura di sbagliare, che il quid in più ce lo hai messo tu 🙂
Salvo, per far felice il lui e sognare di nuovo della Francia!
FedeB
30 Settembre 2014 at 11:50Ecco vedi, non sono l'unica che accoppia la parola "brioche" alla Francia 😀
Mi sento compresa socia!!! 🙂
perladarsella
24 Settembre 2014 at 7:05Aaahhh, allora vedi che ho fatto bene a comprarlo in francese, nonostante non l'abbia mai studiato! (ma comunque ci si arriva, vista la somiglianza con l'italiano)
E pensare che quando l'ho visto in libreria tradotto in italiano quasi quasi mi son mangiata le mani…
Comunque le traduzioni "a un tanto al chilo" non le sopporto nemmeno io, e come vedi ne avevo anche scritto:
http://leperledellaperla.blogspot.it/2012/09/e-poi-dicono-male-di-google-translator.html
FedeB
30 Settembre 2014 at 11:49Hai fatto benissimo ad acquistarlo in francese!!
Ma quanto è bello sto libro!?!?!? 🙂
Valentina
30 Settembre 2014 at 8:08Fede sei fantastica! 🙂 Leggo sempre il tuo blog e lascio un commento a questo post non a caso: sono traduttrice e lavoro in un'agenzia di traduzione. E penso che vorrei tanto avere clienti del genere 😀 sarei ben felice di spaccarmi la testa (e il palato!) su certi manuali! E invece sai il più delle volte cosa traduco? Mangimi! Ti faccio tantissimi complimenti per il tuo blog e mi è appena venuta in mente una cosa, ma mi sa che te la chiedo via mail…
FedeB
30 Settembre 2014 at 11:47Ciao Valentina!!!
Grazie di leggerti sempre i miei racconti 😀
Anche a me piacerebbe molto occuparmi di traduzioni di manuali e libri di cucina…chissà, magari un giorno do una svolta alla mia vita 😀
Mi hai messo mooooolta curiosità: aspetto la tua email eh!! 🙂
Chiara Caputo
19 Gennaio 2015 at 13:19Ciao, hai trovato altri errori dei traduzione nelle ricette? Purtroppo ho anch'io la versione italiana e vorrei evitare disastri…
Serena
7 Dicembre 2020 at 2:19Ciao Fede,
Vorrei tanto comprare questo libro ma ho letto spesso che le dosi sono sbagliate e mi sono sempre rifiutata di sprecare i miei soldi. Non so un granché di francese ma me la cavo bene con l’inglese, tu o qualche lettore del tuo blog sapete dirmi se ci sono errori anche nella traduzione inglese?
Non sono riuscita a trovare nessun commento o recensione online.
Grazie mille,
Serena
FedeB | La Blonde Femme
10 Dicembre 2020 at 14:14Ciao Serena! Ahimè non so darti ulteriori indicazioni su eventuali nuove edizioni del libro.
Ho dato un’occhiata veloce alla recensioni amazon e un utente pochi mesi fa, ha segnalato ancora problemi con le traduzioni. A suo tempo avevo scritto direttamente a Felder che era a conoscenza del problema e furibondo…
Non riesco a trovare un’edizione in inglese purtroppo.